Si è svolto proprio oggi il convegno ‘’Le nuove reti per la crescita’’ organizzato dal dipartimento Tlc di Fratelli d’Italia al quale hanno partecipato ben tre ministri e i leader dei principali provider. Si è parlato di futuro, ma nessun cenno a un presente che per i cittadini e i consumatori è sempre peggiore.
Da un lato le antenne di ripetitori telefonici che spuntano improvvisamente sui tetti delle città senza alcuna pre-consultazione con chi abita nel condomini limitrofi. E’ capitato nei giorni scorsi nella centralissima via del Babuino, una delle strade top di Roma, a pochi metri da Piazza del Popolo. Un inquilino dei piani alti di uno stabile, aprendo la finestra, si è trovato davanti una imponente struttura che, non gli ruba solo il panorama ma genera anche timore per la salute, a causa delle onde elettromagnetiche che sprigiona.
Dall’altro le difficoltà che gli utenti incontrano quando devono disdire gli abbonamenti al telefono fisso o mobile. I call center e i siti internet diventano una sorta di labirinti che sembrano fatti apposta per far desistere o comunque per prorogare la scadenza dell’abbonamento.
C’è persino chi si è trovato, senza aver firmato alcun documento, intestatario di una linea telefonica con addebito in conto corrente, anch’esso senza averlo affatto autorizzato. A quanto risulta la disdetta è stata laboriosa, ma è stato possibile effettuarla. Ma il documento sulla base del quale la compagnia ha provveduto all’abbonamento e al collegamento, nonostante ripetute richiesta, non è stato prodotto. Mentre continuano ad essere emessi solleciti per il pagamento dei canoni contestati.
E’ giusto pensare di collegare ogni parte della penisola a una rete in grado di mettere tutti i cittadini in grado di fruire dei servizi più sofisticati e altrettanto importanti, ma ci vorrebbe più sorveglianza su quello che già c’è ed è gestito sempre peggio.