Tor Bella Monaca: Franco, decido io la giunta oppure me ne vado

Il minisindaco, l’unico del centrodestra, si oppone tenacemente a Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Rinascimento di Vittorio Sgarbi che mirano a imporre nomi di chi governerà con lui.

«Ora basta o mi dimetto». Da giorni il presidente del VI municipio Nicola Franco l’unico vinto dal centrodestra, si sfoga con i suoi, insofferente alle pressioni che gli arrivano da ogni parte. Il bottino da spartirsi è magro e la circoscrizione delle Torri è diventata un avamposto, l’unico, da cui il centrodestra può ripartire a Roma. Lo riporta ‘’La repubblica’’ rilevando che gli occhi dei partiti della coalizione uscita sconfìtta dalle scorse elezioni, sono inevitabilmente puntati su Franco e, in queste settimane, sulla giunta che il minisindaco nominerà.

Giorni concitati dunque: lunedì 8 è previsto iì primo Consiglio municipale per presentare la squadra, i consiglieri eletti, il presidente e i vice del Consiglio. In questo lasso di tempo Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Rinascimento di Vittorio Sgarbi mirano non solo ad accaparrarsi una fetta della torta in base ai voti presi da ciascuna lista, ma anche a imporre a Franco i nomi di chi governerà con lui la periferia Est di Roma che va da Giardini di Corcolle a Tor Bella Monaca e Torre Angela.

Ma il minisindaco, un passato nel Movimento sociale italiano e poi in Alleanza nazionale prima di approdare in Fratelli d’Italia, ha messo in chiaro che o decide lui secondo i criteri che gli sembrano più giusti, oppure molla tutto e si dimette.

Un messaggio chiaro che Franco ha recapitato anche ai leader dei partiti di centrodestra. «A nessuno è mai importato di questo territorio mentre adesso ognuno vorrebbe primeggiare e intestarsi la vittoria. Da solo sto facendo di tutto per evitare chei big nazionali impongano assessori che non conoscono il VI municipio e che vengono da altri territori», continua lo sfogo di Franco. Che non ha nessuna intenzione di nominare in giunta persone che sono rimaste fuori dal Consiglio comunale solo perché lo chiedono i partiti e le rispettive correnti al loro interno.

Insomma lo ha detto a tutti: ai suoi di Fratelli d’Italia ma anche anche ai big della coalizione: vuole assessori che siano del territorio, di cui si possa fidare ciecamente e dal curriculum impeccabile.

Solo pochi giorni fa. Franco è finito al centro di un polverone che lo ha visto protagonista di un botta e risposta con un suo alleato, il deputato Vittorio Sgarbi: il sindaco di Sutri si è presentato come nuovo assessore alla Cultura del VI municipio. Franco ha frenato dicendo che avrebbe valutato. Sgarbi è andato su tutte le furie ritirandosi. Non solo con il deputato, il minisindaco se la prende anche con Maurizio Gasparri, senatore e coordinatore romano di Forza Italia. Anche lui intenzionato a mettere un nome di sua fiducia. «Ma ho dettato la linea e voglio poter decidere in pace», altrimenti Franco manda «tutti a casa e la prossima estate si torna a votare».

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