Torna in Campidoglio il generale della lotta ai cinghiali scelto dalla giunta Raggi

Gualtieri, all'indomani della sua elezione, aveva rimosso i 5 super geniali scelti da Raggi. Ma il militare era stato assunto con un contratto che lo legava al Campidoglio e non alla giunta, per questo il giudice del lavoro lo ha reintegrato dopo 14 mesi

(immagine di repertorio)

Il generale Fernando Falco è stato appena reintegrato tra i dirigenti del Comune. Nominato dalla fiuta Raggi, imene ad altri 4 colleghi, per colmare i buchi del parco manager a disposizione di palazzo Senatorio, e rimosso dal sindaco Gualtieri all’indomani della sua elezione, è stata reintegrato dal giudice del lavoro, dopo 14 mesi. A scriverne oggi è il dorso romano di Repubblica, che racconta il ruolo del generale, messo alla guida della direzione Benessere animale per fare la guerra ai cinghiali.

Una missione – scrive Repubblica – al limite dell’impossibile. Più facile vincere la battaglia ingaggiata in tribunale contro l’amministrazione capitolina: adesso deve rientrare al suo posto e ricevere anche i 21.763,18 euro che, così si legge nella sentenza, gli spettano di diritto. Non è finita qui, perché Falco aveva un contratto di tre anni. Valido quindi fino al 29 febbraio per 2024. Alla scadenza manca quasi un anno. “Se tutto va bene, verrò riassunto”, dice Falco al quotidiano romano.

Intanto il Campidoglio, spiega Repubblica, ha la possibilità di impugnare la sentenza, ma rischia così di accollarsi i costi di un eventuale appello, mentre aleggia l’ipotesi di un’inchiesta della Corte dei Conti. Tra l’altro, aggiunge Repubblica, il militare era stato assunto con un contratto che lo legava al Campidoglio e non alla giunta Raggi. Un accordo triennale spezzato senza troppe motivazioni secondo i giudici di viale Giulio Cesare. Ecco, dunque, il gran ritorno. Che alla fine potrebbe anche consentire al Comune di risparmiare qualche decina di migliaia di euro: i generali assunti da Raggi percepivano poco più di mille euro al mese. A coprire il resto dello stipendio era quanto versato dal ministero della Difesa. Oppure dalla pensione, per gli ufficiali già in congedo. Un dirigente, invece, costa in media tra i 100 mila e i 140 mila euro all’anno. Per sapere cosa accadrà, non bisogna attendere poi molto. Le sentenze possono essere impugnate al massimo entro 30 dalla pubblicazione.

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