Dopo oltre un anno di pandemia, torna la voglia di investire. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Reale Mutua per il 69% degli abitanti di Roma investire una parte dei risparmi rappresenta la via migliore per rendere più solido il proprio futuro.
Nello specifico, si investe con l’obiettivo di dare più sicurezza alla famiglia (38%), per incrementare il tenore di vita nel medio-lungo periodo (26%), o per rafforzare una pensione che si teme sarà insufficiente (20%).
Rispetto agli strumenti di risparmio su cui si punta, non troviamo, sorprendentemente, il mattone, storicamente considerato un investimento sicuro, scelto invece solo dal 4% dei romani; discorso simile per le obbligazioni (13%) che – visti i tassi ai minimi – da tempo hanno perso il ruolo che tradizionalmente hanno svolto per generazioni di risparmiatori. Al ribasso anche l’investimento diretto in titoli azionari (7%). I romani puntano invece sulle assicurazioni (30%) come le polizze vita e i piani di accumulo. Si guarda anche ai fondi pensione integrativi (16%).
Che ci sia un clima di maggior fiducia lo prova anche la crescente propensione ad accedere a mutui e finanziamenti per acquisti di particolare importanza: il 42% dei romani si dice infatti propenso a questa soluzione. La parola d’ordine dopo pù di un anno di pandemia resta, comunque, prudenza (44%). Infatti oltre uno su tre (35%) non si sente pronto a investire a cuor leggero.
Infine, oltre un romano su due (51%) vorrebbe usare sempre più i pagamenti digitali al posto del contante, e c’è persino chi – un ulteriore 16% – vorrebbe che il digitale diventasse l’unica modalità per tutte le occasioni in cui si ha a che fare coi soldi, compresi i rapporti con la banca o l’assicurazione.