Le speranze di evitare l’aumento del biglietto dei mezzi pubblici a Roma sono ridotte al lumicino. Se non inesistenti. Nelle bozze del Pef, il piano economico finanziario di Atac che stanno redigendo i tecnici del Dipartimento mobilità del Campidoglio, l’ipotesi è stata messa nera su bianco: il ticket per le corse di 100 minuti su bus, metro e filobus passerà dall’attuale euro e 50 a 2 euro, mentre per compensazione caleranno – tra il 5 e il 10 per cento – i costi degli abbonamenti. Si sta lavorando per far slittare questa manovra al luglio del 2024, scrive oggi il Messaggero.
Stando a quanto previsto dal contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario firmato tra Regione Lazio e Trenitalia – quello valido per il 2018-2032 e che comprende anche il consorzio Metrobus – il biglietto e gli abbonamenti per bus, filobus e metropolitane di Roma sarebbero già dovuti aumentare lo scorso primo agosto, aggiunge il quotidiano romano. Quindi il biglietto per la corsa singola sarebbe già dovuto costare 2 euro, mentre per gli abbonamenti, il costo previsto per quello mensile sarebbe dovuto salire da 35 euro a 46,70 euro, per quello annuale da 250 a 350 euro. Va detto – conclude il quotidiano – che anche questi prezzi sarebbero inferiori a quelli applicati in altre capitali europee. Dove, però, il servizio è migliore.