Quindici itinerari del cibo romano, uno perciascun municipio, andranno a creare un percorso del food reale e virtuale allo stesso tempo. Secondo quanto riporta ‘’La Repubblica’’ l’idea su cui lavorano le commissioni Turismo e Commercio guidate rispettivamente da Mariano Angelucci e Andrea Alemanni è di creare una mappa interattiva che indichi dove poter andare a gustare le specialità della cucina romana e laziale percorrendo un vero e proprio viaggio tra le cucine della città.
Il progetto delle Vie del Food è in fase nascente, ma gli obiettivi sono chiari: il primo è creare un servizio soprattutto per i turisti in modo che i giorni di permanenza nella Capitale aumentino. Chi viene da fuori, a Roma rimane in media poco meno di tre giorni, il tempo necessario per visitare i monumenti principali. Ecco che le streetfood possono diventare un motivo in più per prolungare il soggiorno.
Il secondo obiettivo è creare un sistema virtuoso per cui i ristoratori siano invogliati sempre più ad aumentare la qualità del servizio offerto: per essere inclusi nella mappa del cibo bisognerà rispettare dei criteri che sono ancora in via di definizione. Sicuramente la provenienza del cibo, la qualità, l’acquisto di alimenti a filiera corta, le ricette tradizionali (ma anche l’assenza di buttadentro), garantiranno agli esercenti un bollino di riconoscimento e un posto nella mappa virtuale. Da pubblicare all’interno della sezione turismo del sito di Roma Capitale, ma anche da mostrare in Italia o all’estero durante fiere e iniziative enogastronomiche.
«Porteremo avanti una serie di incontri con i municipi per definire le aree – spiega a ‘’La Repubblica’’ Alemanni -. Credo sia importante garantire vantaggi commerciali come l’occupazione di suolo pubblico o la detassazione a chi aderisce al progetto adeguando i propri standard».
Una volta messi nero su bianco i criteri di ammissione, gli esercenti potranno dunque proporsi all’amministrazione e ottenere anche delle agevolazioni: un modo per invogliare a fermare la vendita di pizze surgelate a sventurati turisti convinti di mangiare prelibatezze. Sui nomi ci si potrà sbizzarrire: dalla via del guanciale a quella dei carciofi passando per le strade della pinsa e della Carbonara.
«Siamo al lavoro per l’istituzione delle Vie del Food che serviranno a valorizzare le grandi risorse enogastronomiche della nostra città – commenta Angelucci – In questo modo si potrà sviluppare tutta la filiera del turismo legata a questo settore e le romane e i romani avranno a disposizione uno strumento migliore per conoscere meglio à enogastronomia del territorio».