Chiuderanno in passivo i bilanci del settore alberghiero a Roma per il terzo anno consecutivo. È quanto emerso dalla relazione del presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, in occasione della 72esima assemblea annuale dell’associazione che si è svolta oggi al Parco dei Principi a Roma. Lo riferisce una nota di Federalberghi Roma. “Se dal punto di vista della domanda da pasqua in poi la stagione ha visto il ritorno a Roma di flussi turistici pari, se non superiori a quelli del 2019, la pressoché totale mancanza di visitatori dei primi tre mesi del 2022 e l’aumento esponenziale dei costi dell’ultimo semestre ci porteranno a chiudere ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, i bilanci in passivo”, ha detto Roscioli.
“Con i prezzi di energia e gas quadruplicati, i generi alimentari aumentati dal 15 al 25 per cento, servizi necessari come quelli delle lavanderie cresciuti in termini di spesa del 30 per cento, solo per fare alcuni esempi, le aziende alberghiere si trovano oggi nei fatti ad affrontare una recessione senza precedenti – ha aggiunto Roscioli -. Non è un problema di domanda, ma economico: la crisi generata dall’emergenza energetica è più grave di quella determinata dal Covid, e gli alberghi, già costretti a ricorrere all’indebitamento dal 2020, chiedono con forza sostegni allo Stato come e più di allora, perché sono in molti casi realmente in ginocchio”.
“Basti dire che grandi strutture stanno considerando l’ipotesi della chiusura invernale; anche perché, nei fatti, il mercato mondiale del turismo è ancora fermo per metà, con Paesi come Russia, Cina, Giappone, ed aree come il Sud Est Asiatico e in parte il Sud America che non sono ancora tornati a viaggiare, né lo faranno a breve. Al di là delle apparenze la nostra lotta per sopravvivere è quindi tutt’altro che alle spalle – ha concluso il presidente di Federalberghi Roma -. Ma se siamo ancora vivi e determinati a combattere lo dobbiamo a una stagione positiva per cui va reso grande merito all’impegno di Roma Capitale nel ridare alla città la vitalità di una metropoli con manifestazioni ed eventi di eccezionale richiamo che ci auguriamo continuino, se non addirittura aumentino, nel 2023”.
Poco prima dell’assemblea annuale, gli albergatori hanno incontrato l’assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato, il quale ha spiegato: “Roma offre ai visitatori contenuti unici al mondo sotto il profilo storico, monumentale e culturale. Tutti elementi utili, ma non sufficienti per garantire flussi di presenze significativi e stabili. Per questo già nel primo anno di amministrazione abbiamo creato le condizioni affinché Roma potesse recuperare finalmente la centralità che le spetta nell’ospitalità di grandi eventi, che generano importanti ricadute economiche dirette, sull’indotto turistico e in termini occupazionali”. Onorato ha precisato che “il prossimo anno il calendario sarà ancora più ricco, a partire dalla tappa finale del Giro d’Italia di ciclismo. Il nostro obiettivo è di proseguire nella valorizzazione di Roma e delle sue straordinarie venue storiche, archeologiche ed architettoniche in una chiave moderna e nel massimo rispetto delle esigenze di tutela e salvaguardia. Per incentivare il turismo, destagionalizzare i flussi e sostenere le imprese che operano nel settore e generano ricadute positive su tutta l’economia cittadina e l’occupazione”.