Secondo la Fiepet Confesercenti di Roma “a oggi non vi è nessun dato incoraggiante che auspichi la ripresa del turismo nella Capitale d’Italia. Le città d’arte, quindi in primis Roma, soffrono dell’effetto pandemia e quindi dei flussi turistici di grande scala”, spiega in una nota il presidente Claudio Pica.
“Un segno negativo che, soprattutto in questi ultimi 10 giorni, pesa sia sulle strutture ricettive, hotel e alberghi, che sul segmento della ristorazione e dei bar che perdono complessivamente oltre il 15 per cento dal 7 agosto scorso – aggiunge -. Con il turismo in caduta libera, il 40 per cento degli esercenti che svolgono attività di somministrazione hanno quindi preferito rimanere chiusi per poi riaprire la settimana successiva. Bisognava intervenire, e per tempo, rilanciando il turismo di prossimità per intercettare il turismo locale più sensibile, e maggiormente disposto, ai piccoli e veloci spostamenti. Inoltre, va detto che servono fondi del Pnrr per avviare nuovi progetti di rilancio delle infrastrutture a Roma. I primi soldi sono arrivati – conclude – ma”, si chiede Pica, “quanti” siano “per la vera ripartenza della Capitale”.