Turismo, Federalberghi: a Roma cresce, ma meno che resto d’Italia

A causa dell'abusivismo ricettivo che costringe gli albergatori a tenere basse le tariffe mentre i costi lievitano.

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“Secondo i dati EBTL, dopo che il 2017 si era chiuso a +2,75% arrivi e +2,34% presenze negli esercizi alberghieri di Roma, aprile 2018 conferma la crescita in atto con un + 2,76% di arrivi e + un 2,58 % di presenze. Un trend positivo che non si traduce però in redditività”.

E’ quanto emerso alla 68ma Assemblea annuale di Federalberghi Roma che si è tenuta all’Hotel Aldrovandi Villa Borghese.

Per il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli: “Nonostante il segno più, il turismo alberghiero romano cresce meno di altre realtà nazionali, come Milano, in quanto il dilagare dell’abusivismo ricettivo costringe gli albergatori a tenere basse le tariffe mentre i costi lievitano. Così, la ricchezza prodotta dal settore in favore dell’economia locale non si distribuisce sulle attività che la generano. Un problema – ha ricordato Roscioli – già riconosciuto sui media dal neonominato Ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, che ha definito l’abusivismo un fenomeno abnorme e patologico su cui è necessario intervenire subito. L’augurio – ha concluso Roscioli – è che la delega a Centinaio possa preludere a una difesa del settore e a un’azione di promozione unitaria del sistema paese e delle sue eccellenze”.

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