Da oggi a Roma anche chi alloggia in una struttura ricettiva reperita attraverso Airbnb dovrà pagare una tassa di soggiorno, la cui “tariffa per persona è stabilita in 3,5 euro al giorno fino a un massimo di 10 giorni consecutivi, così come già accade per Bed and breakfast, affittacamere, case vacanza”, ha spiegato l’assessore al Turismo di Roma, Adriano Meloni, intervenendo in Aula Giulio Cesare, illustrando la delibera che modifica il regolamento sul contributo di soggiorno e che ha ottenuto 25 voti favorevoli e 3 contrari in Assemblea capitolina, compreso quello della sindaca di Roma, Virginia Raggi, presente in Aula per il voto.
Con il via libera del consiglio comunale alla delibera già approvata dalla Giunta capitolina vengono inseriti “per la prima volta, tra le tipologie soggette al versamento del contributo di soggiorno anche gli immobili destinati alle locazioni brevi e gli alloggi per uso turistico che riguardano anche i privati che affittano appartamenti o parti di essi e tutte le modalità di affitto di tipo non imprenditoriale inferiori ai 30 giorni, quindi anche gli immobili Airbnb”, ha aggiunto Meloni.
La tassa di soggiorno, estesa a tali strutture, “genererà nuove risorse per Roma Capitale stimate in circa 20 milioni di euro annui a regime”, ha sottolineato l’assessore.
Resteranno inalterate le tariffe che riguardano le altre tipologie di strutture ricettive: alberghi, agriturismi, residenze turistiche alberghiere, guest house e affittacamere, bed and breakfast, ostelli, case vacanze, case per ferie e campeggi e scatteranno nuove regole con obblighi più stringenti nella gestione del contributo, per gli intermediari, sia del settore alberghiero che extra-alberghiero.
Per quanto riguarda “i soggetti impegnati a fronteggiare situazioni di emergenza di carattere sociale sono state introdotte nuove fattispecie di esenzioni – ha chiarito Meloni per poi concludere – Grazie a questa modifica le locazioni turistiche sono assimilate a tutte le altre strutture ricettive già assoggettate al contributo, applicando quanto previsto dalle norme statali e regionali”, ha concluso Meloni.
Tra gli emendamenti è stato approvato uno di maggioranza, relativo a “l’esenzione per i soggiorni con finalità medico sanitaria, attraverso l’autocertificazione”, come spiegato dalla presidente della commissione Turismo, Carola Penna.