Turismo/Pnrr: per ritardo fondi riqualificazione di 200 hotel rischia di saltare

Le lungaggini burocratiche di Invitalia rallentano i finanziamenti per l’avvio dei lavori e i rimborsi. Federalberghi denuncia il disagio degli albergatori.

Dai titolari dì hotel (e non solo) che hanno partecipato al bando del Pnrr arriva un vero e proprio grido d’allarme. «Se non arriva il finanziamento, devo chiudere i cantieri», racconta a ‘’La Repubblica’’ Antonella De Gregorio, titolare dell’hotel Urban Garden a Tiburtina. 

L’incentivo, previsto dal Piano di ripresa e resilienza, è riservato ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. E così tra Roma e provincia sono oltre duecento le attività che ne hanno fatto richiesta, impegnandosi a in un investimento tra i 500 mila e i 10 milioni di euro da impiegare in interventi sulla sostenibilìtà – quindi riqualificazione energetica e rispetto delle norme antisismiche – e per la digitalizzazione. 

Tra i lavori finanziabili ci sono anche l’eliminazione delle barriere architettoniche, la manutenzione straordinaria, la realizzazione dì piscine termali, l’acquisto o il rinnovo di arredi. Si parla quindi di speranze importanti coltivate dagli albergatori dopo un periodo di gran de crisi. 

Le forme dì agevolazione, legate alla partecipazione al bando e concesse sulla base della valutazione dei progetti affidata ad Invitalia, sono due. Un credito d’imposta del1’80%, le cui graduatorie sono state pubblicate e i lavori sono in corso e il Fri-Tur, di cui invece si sono perse le tracce. Sì tratta di un finanzia mento agevolato che consiste nella diminuzione del tasso d’interesse e un fondo perduto che è di cerca il 30%, erogato dal ministero del Turismo e gestito da Invitalia, per un totale di un miliardoe 300 milioni su scala nazionale. 

Come spiega a ‘’La Repubblica’’ l’avvocato Filippo Mattia Russo, presidente della società Agevola di impresa e finanza, e consulente di Federalberghi Roma, «il problema è che ad oggi non vi sono ancora i risultati di questa misura. Ancora non è stata pubblicata nessuna graduatoria e ciò comporta un notevole disagio per gli albergatori, i quali non conoscendo gli esiti non possono pianificare gli interventi». Eppure i lavori in questione sono urgenti, ci sono titolari, dice ancora Russo, «che devono riqualificare le loro strutture e soprattutto hanno scadenze di fine lavori. Sono passati circa sette mesi e ancora Invitalia non ha provveduto a terminare le istruttorie». 

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