Domani arriva a Kiev la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. È una forte sostenitrice dell’Ucraina, ma nella sua coalizione due suoi stretti alleati, Berlusconi e Salvini, sono molto vicini alla Russia. A dirlo è l presidente ucraino Volodymir Zelensky, che ha parlato del rapporto dell’Ucraina con il nostro Paese in un’intervista rilasciata a Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Repubblica. “Glielo dirò onestamente, è molto importante per me non perdere il sostegno dell’Italia. Bisogna superare questo muro di disinformazione che la Russia ha costruito per molti anni, ed era la loro politica”.
“Non avremo bisogno soltanto delle compagnie francesi, tedesche e italiane. Per ricostruire l’Ucraina sarà necessario il know how di tutto il mondo. Degli investimenti di tutto il mondo. Dell’interessamento di tutto il mondo. Certo la società italiana sostiene la nostra gente. Ma ora stiamo parlando di business. Come coinvolgere le aziende italiane?”.
“Noi – spiega Zelensky – vi invitiamo a venire qua e lavorare. Per noi resta tuttavia fondamentale la creazione di posti di lavoro per gli ucraini. Venite qua e ricostruiremo insieme l’Ucraina. Le aziende francesi e tedesche non sono sufficienti”.
Domani arriva a Kiev la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. È una forte sostenitrice dell’Ucraina, ma nella sua coalizione due suoi stretti alleati, Berlusconi e Salvini, sono molto vicini alla Russia: “Glielo dirò onestamente, è molto importante per me non perdere il sostegno dell’Italia. Bisogna superare questo muro di disinformazione che la Russia ha costruito per molti anni, ed era la loro politica”.
Il viceministro degli Esteri: “Al via la visita dei nostri partner principali a Kiev”
Sono attesi in visita a Kiev i “partner principali” dell’Ucraina, ha detto il viceministro degli Esteri ucraino, Andrij Melnyk, nel corso di una diretta televisiva. “Spero che la sorpresa che stiamo preparando sarà un successo, perché è importante per noi che alla vigilia dell’anniversario dell’aggressione sentiremo e vedremo non solo il sostegno a parole, ma anche la presenza dei nostri importanti, principali partner a Kiev”, ha detto Melnyk, aggiungendo che “dobbiamo aspettare un po’”. Le parole di Melnyk, oltre alla deviazione del traffico e all’aumento della sicurezza intorno all’ambasciata statunitense a Kiev, fanno pensare che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sia in arrivo a Kiev. Biden era atteso da questa sera in Polonia.
La scelta europea
Il presidente dell’Ucraina nel corso delle interviste rilasciate ai media italiani, insiste anche sui rapporti con l’Europa: “Siamo più forti di un anno fa – dice il presidente – I russi, invece, sono più deboli. Non hanno le stesse motivazioni dei nostri soldati. Noi combattiamo per difendere le nostre case. Abbiamo scelto l’Europa. Vogliamo difendere la democrazia e la nostra libertà. Questo è il nostro orizzonte”. Zelensky in un anno è diventato un simbolo nel mondo per la sua leadership e la resistenza del suo popolo all’invasione della Russia: “La mia strategia, – spiega – quella che ho trasmesso al nostro Governo e di cui ora si sta occupando è quella di individuare le nostre carenze: stiamo lavorando sui nostri punti deboli, sulle vulnerabilità che la guerra ci ha mostrato. Ora abbiamo maturato un’esperienza che ci rende consapevoli di cosa dobbiamo difendere e sviluppare. Innanzitutto, abbiamo scelto la strada europea. Che ci porta a considerare il mercato europeo come quello di riferimento. Europa e democrazia. Questa è la priorità”. “In secondo luogo – continua il presidente – vogliamo capire chi è che ci aiuta davvero, quali sono i veri partner e dove mostriamo un deficit produttivo. Voglio anche citare gli Stati Uniti che sono per noi il mercato delle tecnologie. Il nostro settore high tech è uno dei più potenti. L’alta tecnologia è un settore su cui puntare”
La ripresa economica
Per quanto riguarda, invece, le priorità nell’economia: “Abbiamo sostanzialmente tre grandi priorità nella ricostruzione dell’economia. Primo. Il settore dell’energia. Non parlo solo di gas naturale ed elettricità generata dagli impianti nucleari. Riteniamo indispensabile sviluppare la capacità di diversificare la produzione di energia e di immagazzinare l’elettricità. La seconda priorità è lo sviluppo del settore agricolo. Abbiamo approvato in Parlamento la riforma delle terre. Ora dobbiamo coinvolgere i nostri partner per sviluppare il sistema di irrigazione e quello della logistica”. Oltre all’energia, “non meno importante è la protezione del settore dell’acqua potabile. La Russia ha ripetutamente provato a colpirci con degli attacchi cibernetici ma noi li abbiamo respinti. Abbiamo unito le It companies in unico settore. Non erano sul fronte né sulla seconda linea ma hanno lavorato bene per combattere la Russia. Ecco perché abbiamo di fronte un’altra direttrice di sviluppo: la cyber security”, conclude Zelensky.