Unipol: i romani amano lo smart working “ibrido”, ma stipendi ancora bassi

il 40% vorrebbe un'altra occupazione

Il 49% dei lavoratori romani è scontento della propria retribuzione ed appena l’1% dei rispondenti si definisce, invece, “molto soddisfatto” (dato più basso in Italia). Oltre 4 romani su 10 non sono contenti del proprio lavoro, ma, al contempo, solo il 40% dei capitolini è alla ricerca di una nuova occupazione (la percentuale più bassa in Italia).

E’ quanto emerge da una ricerca Unipol-Ipsos sul rapporto tra i romani con il lavoro. Tra i principali motivi per lasciare il posto di lavoro, al primo posto, svetta la retribuzione non adeguata, indicata dal 43% dei rispondenti: si tratta anche della percentuale più alta rilevata in Italia (la media nazionale è del 31%). Stipendio più alto (59%), importanza del nuovo ruolo (37%) e vicinanza a casa (33%) sono invece i tre driver principali per la scelta del nuovo lavoro.

In tema di smart working, la modalità di lavoro preferita risulta essere quella ibrida, cioè ufficio + lavoro da remoto, 53%), che quasi doppia il lavoro al 100% in presenza (27%) e stacca il lavoro completamente da remoto (20%).

Complessivamente, il 69% dei romani è soddisfatto del proprio work-life balance (ma di un punto percentuale sotto la media italiana del 70%) e 1 su 3 è disposto a rinunciare ad una piccola parte della retribuzione per migliorarlo ulteriormente. Per la settimana corta è boom di consensi, l’88% si dichiara favorevole.

 

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