Nel Lazio 70 milioni di euro in 7 anni per la ricerca. Presentato questa mattina a Roma, presso l’ula convegni del Consiglio nazionale delle ricerche, il bando “Fare ricerca” con il quale la Regione Lazio attribuisce un contributo economico premiale alle ricercatrici e ai ricercatori del Lazio con 2.000 euro in più ogni anno.
All’evento erano presenti il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, università, ricerca, start-up e Innovazione, Paolo Orneli. Scopo dell’intervento è lanciare un forte segnale nella direzione di ridurre il gap economico esistente tra i ricercatori italiani e quelli di altri paesi europei, contrastare la “fuga dei cervelli”, sostenere gli investimenti in conoscenza come asse strategico per un nuovo modello di sviluppo nel Lazio e nel Paese.
Il bando prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro in 7 anni per un totale di 70 milioni di euro dal programma Lazio Fse+ 2021-2027. L’importo a fondo perduto è rivolto a ricercatori strutturati e precari, universitari e non, compresi gli assegnisti di ricerca, con reddito lordo annuo inferiore a 63.095,00 euro operanti nel Lazio. L’iniziativa si inserisce in una ampia azione strategica a favore della ricerca e dei ricercatori perseguita in questi anni dalla Regione Lazio con i Piani triennali per la ricerca e il trasferimento tecnologico, la Programmazione Por Fesr 2014-2020 e gli accordi di programma quadro con i Ministeri, grazie ai quali sono stati destinati alla ricerca oltre 380 milioni di euro. Nel nuovo Por 2021-2027 gli investimenti in ricerca toccheranno il traguardo di circa 500 milioni.
“Per sostenere ricercatrici e ricercatori e riportare al centro della nostra società i temi della scienza e della ricerca è fondamentale il contributo sinergico di tutte le istituzioni – ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa -. La decisione di Regione Lazio di prevedere una misura strutturale negli anni è estremamente importante: per far compiere alla ricerca italiana un ulteriore passo in avanti nel panorama internazionale non servono ricette miracolose, ma semplificazioni, riforme e investimenti stabili e continui nel tempo, come quelli che abbiamo previsto anche in legge di bilancio”, ha concluso la ministra.
“Con il bando che presentiamo oggi diamo un segnale fortissimo al mondo dell’università e della ricerca, dimostrando con i fatti che noi crediamo nella conoscenza, nella scienza, nel sapere come leve fondamentali di cambiamento – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti -. Il Lazio è l’unica regione in Italia ad aver lanciato uno strumento di sostegno al reddito di ricercatrici e ricercatori. Un segnale di vicinanza e concretezza a una risorsa imprescindibile per produrre sviluppo e benessere diffuso. Vogliamo portare il mondo dell’Università e della ricerca del Lazio nel futuro, puntando su interventi che rendano la nostra comunità scientifica protagonista in Italia e in Europa con fatti concreti, impegni, risorse. E lo facciamo a partire dal sostegno a chi la ricerca la fa sul campo”, ha concluso il governatore.
“Siamo molto lieti di partecipare a una iniziativa che ha il compito di sostenere i giovani ricercatori nella regione Lazio – ha aggiunto il presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza -. Il rapporto con i territori è, per un ente diffuso come il Cnr, un elemento fondamentale, così come la trasversalità disciplinare. I criteri di selezione adottati garantiranno una selezione meritocratica di nuove risorse da impegnare in tutta la filiera nella quale il Cnr è attivo a partire dalla ricerca di base fino a quella applicata”, ha concluso Carrozza. “Con questa iniziativa vogliamo favorire la permanenza dei nostri ricercatori, di giovani talenti con alte competenze scientifiche nel tessuto economico e sociale del Lazio. Puntiamo a nuovo modello di sviluppo incentrato sulla qualità e il valore aggiunto delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori”, ha commentato Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo economico.
Per ottenere il contributo basta aver pubblicato negli ultimi 24 mesi due lavori a carattere scientifico (o uno se il ricercatore è stato contrattualizzato da meno di un anno) su riviste Open Access, riviste in abbonamento e case editrici e candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio. La pubblicazione dell’avviso sul Bur della Regione Lazio è prevista entro 2 settimane. Per l’erogazione del contributo economico basterà candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio.