Settecento le «surroghe» di presidenti di seggio, nominati dal Campidoglio tra volontari e dipendenti pubblici, avvenute ieri per sostituire le assenze delle ultime ore. Molti i giovanissimi liceali che dovranno fare la maratona di 16 ore oggi (dalle 7 alle 23 l’apertura dei seggi) e domani con lo spoglio arrivare fino a 30 ore consecutive. Un lavoro pagato circa 180 euro.
«Sono andata all’ufficio elettorale di via Petroselli venerdì- racconta Giulia a ‘’Il Corriere della Sera’’, 18 anni compiuti a giugno e da ieri presidente di seggio nella scuola elementare Umberto I in via Boezio – perché volevo fare la scrutatrice, ma appena arrivata mi hanno chiesto di fare la presidente di seggio».
Giulia racconta: «Non avevo mai visto le cabine e le urne dal vivo e sono contenta di fare questa esperienza, ma ieri è stato un po’ stressante». La liceale del Mamiani ha nominato segreteria una compagna di classe e lavorerà con altri quattro scrutatori che non raggiungono i vent’anni.
«Sono tutti giovanissimi – conferma a ‘’Il Correire della Sera’’ Davide Bordoni (Lega) dalla Commissione elettorale – per fortuna ci sono molti ragazzi di buona volontà». Con le rinunce dell’ultima ora all’incarico la corsa del Campidoglio a ricoprire le assenze nei 2.600 seggi ieri è stata affannosa.
«È una macchina organizzativa pesantissima» riferiscono dagli uffici elettorali. E ieri molti dei posti vacanti alle 16, orario di convocazione per l’apertura dei seggi con la timbratura delle schede, sono stati risolti dai giovanissimi che solitamente vanno tra i banchi. L’impegno che anni fa veniva svolto da notai e avvocati, non lo vuole fare più nessuno.
Dopo la brutta esperienza dell’anno scorso, quando al referendum mancarono 900 responsabili, il Campidoglio un mese fa aveva precettato 1.300 dipendenti per la «surroga». Le nuove nomine sono state effettuate tra i 25mila dipendenti pubblici del Campidoglio, tra i vigili urbani circa 500, altre centinaia nelle municipalizzate dei rifiuti e dei trasporti. Ama e Atac.
Ma le assenze dell’ultima ora sono in parte imprevedibili perché avvengono anche inviando un certificato medico. E al liceo Tálete di via Silvio Pellico in Prati, un seggio ieri è rimasto chiuso per ore perché mancavano tutti: il presidente, il segretario e tutti gli scrutatori. L’assegnazione dei 2.600 seggi è durata fino a tarda sera.