Venezia, città monumento, crede al suo futuro di bellezza.

Le tradizioni e l'unicità contribuiscono alla progressiva uscita, dal lockdown della città lagunare. Il sindaco Brugnaro nota l’assenza dello Stato Centrale.

 

Venezia, la città ‘’monumento’’ per eccellenza, che l’emergenza Covid ha reso ancora più particolare e surreale nella sua essenziale bellezza architettonica e nei canali svuotati delle rumorose imbarcazioni, è avviata a un lento risveglio. Non si sa come siano arrivati, ma anche i turisti stranieri sono riapparsi, sia pure ancora in pochi, per vivere questa irripetibile occasione.

L’emergenza sanitaria, se da un lato ne ha esaltato la bellezza, di certo ha messo in ginocchio il turismo e le attività commerciali che ora piano piano stanno riprendendo il lavoro e le relazioni.

Tuttavia è sperabile che qualcosa rispetto al recente passato possa cambiare, a partire dall’affollamento irrazionale e distruttivo. Bisognerebbe utilizzare questo forzato stop per riqualificare, per Venezia, come per altre città d’arte a partire da Roma. La nostra proposta per le città d’arte e di grande attrattiva turistica, è di investire per accrescere le strategie  dedicate alla sostenibilità e per formare adeguate professionalità di supporto.
Più risorse e una visione strategica all’insegna della qualità – come sostiene Giuseppe Roma, segretario generale dell’Associazione per le città italiane, RUR – potrebbero meglio fronteggiare l’emergenza preparando rinascita a prova di contrarietà.

Intanto domenica scorsa hanno riaperto, prime in Italia, le spiagge del Lido, sanificate, con il distanziamento degli ombrelloni (come di legge) e con i percorsi differenziati per entrata e uscita.
Sembrano dei paradisi in cui si affacciano i cittadini stanchi di non vivere la libertà, il caldo della sabbia sotto i piedi, gli incontri, il bel mare che in Veneto delle 174 acque di balneazione controllate e distribuite fra Adriatico, lago di Garda e altri laghi minori, per un totale di 149 km di costa adibita alla balneazione,  ben 165, ovvero il 95% del totale, hanno ottenuto la classificazione di eccellente  (5 buono e 3 sufficiente)

Quelle acque che domenica, a bordo delle  gondole hanno visto celebrare il rito dello Sposalizio del Mare con il lancio dell’anello dogale e formula irrinunciabile  “Desponsamus te, mare. In signum veri perpetuique dominii..”  Ecco dove e come la forza evocativa delle tradizioni diventa messaggio della voglia di riscatto e di fiducia!

Tutto sta riprendendo, con la consueta allegria che caratterizza i Veneziani che certamente più che mai hanno sentito il peso del lockdown.
Pur avendo “sofferto” per la mancanza di turisti, certamente non si è sentita la mancanza di quei gruppi chiassosi e irrispettosi. Quelli della toccata e fuga.

Questo lockdown ha dato una nuova consapevolezza di quale deve essere il turismo del futuro, capace di far conoscere e vivere una città che non deve più piegarsi al cosiddetto turismo mordi e fuggi.

A Venezia ce la stiamo facendo da soli” . Dice a gran voce il Sindaco Brugnaro a “Domenica In” dialogando in diretta con la veneziana Mara Venier.
I gondolieri sono pronti, i ristoratori sono pronti , al suo fianco c’è Cipriani, il comune è pronto, i turisti si arrangiano ad arrivare e invitiamo gli italiani a venirci a trovare.

Una nota dolente però: ‘’Dal Governo – denuncia Brugnaro – non abbiamo ricevuto nulla: mancano 110 milioni per il trasporto pubblico e 115 milioni di introiti nelle casse del Comune. Non chiediamo la carità: ma dobbiamo ripartire’’.

Venezia, come tante altre città turistiche, vuole riprendersi la libertà di vivere gli spazi, di ricominciare dagli artisti, dagli spettacoli, da un corale messaggio mondiale di fiducia, sempre in sicurezza nel rispetto delle regole, ma con uno spirito capace di dare il coraggio di ripartire.
La città metropolitana di Venezia comunque è in fermento riaprono i cantieri al parco Bissuola dove proseguono i lavori per la realizzazione della copertura della pista di pattinaggio.

Un investimento da 900mila euro per lo sport e per i giovani. La nuova struttura sarà terminata entro il mese di luglio.
Si prosegue con il sopralluogo a San Giuliano dove è ripartito il cantiere per la costruzione del nuovo canile. 800 metri quadri con box e ampia zona destinata allo sgambamento. Un intervento da 1,4 milioni di euro che si inserisce in un percorso progettuale di riqualificazione dell’area.
Dal 25 maggio sono tornati operativi tutti mercati nel Comune di Venezia e dal 26 Maggio anche a Marghera e Lido.

Ma quanti altri luoghi unici, lungo la penisola stanno marciando in questa direzione? Cosa sta facendo il Campidoglio per favorire la rinascita del Centro storico, del commercio e delle meraviglie che devono confermare, ancora e per sempre, Roma come  Caput Mundi.

 

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