Lo storico manto di sampietrini di Via Nazionale, oggetto di feroci critiche nel corso degli anni, è ormai un lontano ricordo. Lo scorso luglio è infatti partito il cantiere “itinerante”, per la sostituzione completa del vecchio manto stradale con una nuova pavimentazione in asfalto, più adatta al grande flusso di veicoli che ogni giorno attraversano questa importante strada del Centro della Capitale, che porta alla Stazione Termini. La vecchia pavimentazione in selciato sarà comunque mantenuta sulle cunette laterali della strada, come linea di demarcazione tra la carreggiata e il marciapiede.
La particolarità riguarda però lo svolgimento dei lavori. Per permettere la coesistenza del cantiere con il flusso dei veicoli, è stato pensato un cantiere itinerante; partito questa estate da largo Magnanapoli, e che ora prosegue verso piazza della Repubblica. Sono quindi mesi che gli automobilisti sopportano il disagio di code nelle ore di punta e i negozianti sono penalizzati dal calo di clienti, disincentivati a frequentare la via dai rumorosi e polverosi cantieri.
Attualmente i ‘’lavori’’ stazionano davanti il Palazzo delle Esposizioni. La prima parte di sostituzione del manto è stata terminata da pochi giorni. A lavori ultimati – è prevista anche una pista ciclabile – la strada cambierà completamente volto, e tutti auspicano, residenti, commercianti e automobilisti quanto prima un ritorno alla normalità, dopo lunghi mesi di cantieri aperti e chiusi.
La sostituzione dei sampietrini di via Nazionale, le critiche e i disagi connessi, diventano così un tema delicato da gestire per la nuova amministrazione Gualtieri, una delle tante eredità irrisolte che la vecchia giunta Raggi, firmataria dell’inizio dei lavori, ha lasciato al nuovo sindaco.