Ampie buste di plastica opache per celare all’utenza i gabbiotti in cui lavora il personale di stazione. Qualche tempo fa Radiocolonna aveva denunciato le indicazioni posticce presenti nella stazione Barberini di Roma:
Un episodio che denota una certa superficialità nell’affrontare il ‘customer care’ con l’impressione che, certe info, siano state messe per evitare le domande e l’interazione dell’utenza con il personale di stazione.
Un episodio analogo è avvenuto alcuni giorni fa e ha avuto come protagonista un’altra fermata della metro A di Roma, Colli Albani. Come denunciato da Roma Fa Schifo, sul vetro che circonda il gabbiotto del personale Atac è stato apposto una vistosa e oscena composizione di buste per impedire che si potesse vedere al suo interno:
Alla segnalazione ha replicato Infoatac mostrando il box ripulito 4 giorni prima, ma RFS ha pubblicato nuove foto dove si vede che il gabbiotto è stato nuovamente riempito di carta e di tutto ciò che potesse risultare utile per celare la visuale:
“Tra l’altro questi atteggiamenti portano a pensare che in Atac siano tutti così quando invece ci sono tanti onesti lavoratori. Ed è per questi lavoratori che bisogna intervenire con durezza. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa un qualunque sindacato” è il punto di vista di Giacomo Giusti, un utente intervenuto nella diatriba tra il blogger e il servizio Twitter di Atac.
Dubbi e riflessioni che sono condivisi da tanti passeggeri del trasporto pubblico capitolino.