Inchiesta Cappella Sistina, mons. Palombella ostenta sicurezza

Il direttore del coro del Papa è molto conosciuto nel mondo della musica classica, e l’indagine penale rischia di avere pesanti riflessi d’immagine

Il coro della Cappella Sistina
Il coro della Cappella Sistina

Chi lo vede tutti i giorni in Vaticano lo descrive tranquillo, cortese ma distaccato come sempre. Eppure l’inchiesta sulla Cappella Sistina rischia di avere un pesante riflesso d’immagine su mons. Palombella, direttore artistico del coro del Papa. 

“Il Santo Padre Francesco, alcuni mesi fa, ha autorizzato un’indagine sugli aspetti economico-amministrativi del medesimo Coro. L’indagine è ancora in corso”, si legge nel comunicato della Santa Sede.

Ad essere indagati sarebbero il direttore amministrativo, Michelangelo Nardella, e il direttore del Coro, Massimo Palombella. Secondo il quotidiano della Cei, ‘Avvenire’, gli inquirenti della Santa Sede sospettano un uso ‘disinvolto’ degli introiti dei concerti, indirizzati in un conto presso una banca italiana. Le ipotesi di reato sarebbero quindi riciclaggio, truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato.

Dal punto di vista processuale la posizione più grave sembra quella di Nardella, ma Palombella ha una notevole credibilità a livello artistico e questa è una macchia indelebile, ancor di più perché per l’indagine è stata autorizzata dal Papa. 

Chi ha avuto modo di frequentare Palombella durante i tour del coro della Cappella Sistina ha però notato che il sacerdote, e i suoi collaboratori, non facessero certo un vita monacale. Insomma, l’esatto opposto di quanto vuole Francesco.

Nardella era stato gia’ sospeso lo scorso luglio per un procedimento amministrativo su una presunta scorrettezza commessa riutilizzando senza autorizzazione un vecchio messaggio del Papa in occasione di un convegno. In quel momento si e’ parlato di una fuga negli Stati Uniti con i fondi del Coro, fuga pero’ mai avvenuta dal momento che Nardella era semplicemente in vacanza in America con i familiari.

La stessa avvocato Laura Sgro’, legale del direttore amministrativo, aveva allora smentito l’esistenza di un’inchiesta della magistratura vaticana, che a quanto pare e’ stata avviata successivamente. Sia Nardella che Palombella sarebbero gia’ stati interrogati dal promotore di giustizia vaticano, in un quadro e con presunte responsabilita’ che sono comunque ancora tutti da chiarire

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