









“In questo giorno, in cui ricordiamo la conseguita completa Unità d’Italia e rendiamo onore alle Forze Armate, rivolgo il mio pensiero commosso a tutti coloro che si sono sacrificati sull’Altare della Patria e della nostra libertà, per l’edificazione di uno Stato democratico ed unito. Coltivare la loro memoria significa comprendere l’inestimabile ricchezza morale che ci hanno trasmesso”. Sergio Mattarella celebra il 4 Novembre con un messaggio per la ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
A Roma oltre 3mila militari schierati a Piazza Venezia, tricolori sui palazzi che affacciano sulla piazza, cinque elicotteri che sorvolano la folla, le Frecce tricolori che hanno colorato i cieli di verde, bianco e rosso. Il colpo d’occhio che ha accolto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, era notevole.
Una grande parata per sottolineare quanto sia importante il ruolo delle Forze armate da oltre vent’anni, cioè da quando le missioni internazionali sono diventate routine per gli sconvolgimenti mondiali. Oggi sono oltre 13.500 i militari impegnati nelle missioni, di cui quasi 6.400 in 36 missioni all’estero e gli altri in Italia nelle missioni “Strade sicure” e in mare.
Tutto questo nella Capitale. Ma come si é celebrata questa giornata nel resto d’Italia? La festa del 4 novembre, istitutita nel 1919 in ricordo della vittoria italiana nella Prima guerra mondiale e dell’armistizio di Villa Giusti, in 28 città d’Italia é stata celebrata anche aprendo le caserme e, per la prima volta, il Tricolore é stato consegnato a 28 scuole, d’intesa con il ministero dell’Istruzione. Ma non solo.
Radiocolonna ha scelto di seguire questa giornata da una cittá di provincia, a 200 kilometri da Roma. Siamo a Grosseto, in Toscana. Qui la Festa delle Forze Armate si é celebrata lontano dai fasti della Capitale. Una cerimonia che ha visto la presenza delle principali autoritá della cittá e della provincia. Con il prefetto di Grosseto, Cinzia Torraco, che ha reso onore ai caduti nel Parco della Rimembranza, lungo le antiche mura della cittá toscana. Il comandante del centro Militare Veterinario e del presidio Militare di Grosseto, il colonnello Simone Siena, ha poi letto il messaggio del presidente della Repubblica. Una cerimonia semplice, dunque, che ha visto anche la presenza delle associazioni combattentistiche e d’arma, i gonfaloni della cittá e della provincia di Grosseto.
In un’Italia spaccata dalle polemiche politiche in un litigioso periodo elettorale, le cerimonie del 4 novembre, dalla Capitale al più piccolo centro di provincia, devono ricordare a tutti che anche dal lavoro di quegli uomini e donne in divisa dipende la sicurezza e il peso dell’Italia nel mondo, essendo le Forze armate strumento di politica estera.