C’è tanto entusiasmo nei giovani, per lo più dalla Germania, che in questi giorni sono a Roma per incontrare Papa Francesco. Oltre 60 mila ministranti, ovvero chierichetti, giovani tra i 13 e i 23 anni, provenienti da 18 Paesi, stanno invadendo le strade della Capitale in un pellegrinaggio alla sede di Pietro dal programma molto ricco. La loro missione sarà abbattere i muri pm dialogare con Francesco e realizzare un vero pellegrinaggio di tre giorni nella città eterna.
Il momento clou sara’ stasera alle 18 all’udienza con Papa Francesco in piazza San Pietro nel tardo pomeriggio e a seguire i Vespri. Ma la tre giorni capitanata dai chierichetti tedeschi, il gruppo piu’ nutrito con 50 mila presenze, prevedera’ oltre che messe e pellegrinaggi alle tombe dei Papi, anche momenti piu’ ludici come i “blind date”, incontri tra chierichetti a gruppi di tre diocesi, nazionali o internazionali, in piu’ di 300 posti diversi di Roma.
“Noi lanciamo dei ponti – ha spiegato il vescovo Ladislav Nemet, presidente della Cim, l’associazione internazionale fondata nel 1960 che unisce i responsabili diocesani e le persone interessate alla pastorale dei ministranti non costruiamo muri, ne’ steccati tra le varie nazioni. Non vogliamo essere una comunita’ escludente o che demonizza gli altri ma al contrario apprezzare i doni che ciascuno puo’ portare. Speriamo che questo pellegrinaggio risvegli nei ragazzi il sentimento di appartenenza alla famiglia cattolica, cioe’ alla famiglia di Dio”.
In molti li avranno notati per le strade di Roma, già da ieri: facciano puliti, maglietta, pantaloncini corti, maglietta, e paglietta in testa con la scritta del pellegrinaggio a Roma. Giovani che in qualche modo vanno conto corrente, che non credono a chi dice loro che seguire la religione “non è cool”. Una dura prova anche fisica, visto che da domenica nella Capitale si sfiorano puntualmente i 35 gradi di calore.