Acqua, 24 ore per capire se a Roma ci saranno i turni

Fino a lunedi' i serbatoi di Acea sono in grado di garantire acqua regolarmente per tutta Roma. Si cerca un'intesa in extremis. La rete rimane un colabrodo

Acqua, guerra tra Roma e Bracciano
Acqua, guerra tra Roma e Bracciano

E’ una corsa contro il tempo. Fino a lunedi’ i serbatoi di Acea sono in grado di garantire acqua regolarmente per tutta Roma, anche senza l’apporto dell’acqua prelevata dal lago di Bracciano.

E’ sfumata l’ipotesi di un provvedimento di Palazzo Chigi che consentisse di bypassare lo stop al prelievo idrico dal lago imposto dalla Regione Lazio, a questo punto restano solo 24 ore per capire se a Roma ci sarà la turnazione dell’acqua.

A  mezzanotte scatta infatti il divieto imposto dall’ordinanza della Regione Lazio di prendere quello che oramai è un prezioso liquido dal bacino idrico di emergenza della Capitale, ormai arrivato sotto al livello minimo consentito rispetto allo zero idrometrico.

Nel frattempo, continuano le verifiche sullo stato della rete degli acquedotti, ridotta a un colabrodo come testimonia il nostro video su via della Conciliazione. Da una settimana sono state fatte varie segnalazioni all’Acea, ma senza successo.

Acea Ato 2, che gestisce il servizio idrico di Roma e provincia, ha fatto una nuova proposta alla Regione, che pero’ prevede comunque di captare acqua dal lago – 500 litri al secondo invece degli attuali 1.100 – e viene dunque considerata irricevibile, vista anche l’indagine aperta dalla Procura di Civitavecchia a carico dell’azienda con l’ipotesi di reati ambientali.

Il razionamento riguarderebbe un milione e mezzo di romani, con turni da 8 ore. Acea e Regione Lazio sarebbero pronti a un’intesa, ma per ora solo a parole. E intanto sempre più romani cominciano a riempire i contenitori in vista di una possibile emergenza.

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