Addio ad Aldo Biscardi nell’anno della VAR

Si è spento a 87 anni il giornalista sportivo famoso al grande pubblico per le battaglie sulla moviola in campo

Morire nell’anno in cui viene introdotta un’innovazione per cui ci si è battuti tutta la vita. In questa riga si può riassumere la scomparsa di Aldo Biscardi, il giornalista sportivo che con il suo Processo del Lunedì – poi diventato ‘Il Processo di Biscardi’ – ha fatto divertire e discutere tanti calciofili nostrani. Simpatia contagiosa, spiccato accento molisano e inconfondibile capello rosso, Aldo Biscardi è riuscito a ricostruire il proverbiale ‘bar dello sport’ all’interno di uno studio televisivo. Un’impostazione che negli anni è stata emulata da tante reti televisive locali che non hanno mai raggiunto la vincente miscela biscardiana, fatta di ospiti illustri, meteore e addetti ai lavori disposti a parlare di calcio senza prendersi troppo sul serio. Era tutto lì, il segreto del conduttore nato a Larino nel ’30 e morto nell’anno della nascita della VAR, la (discussa) moviola in campo che permette all’arbitro – durante una partita – di consultare la tecnologia in caso di dubbi. Un curioso scherzo del destino che ci farà ricordare i suoi accorati e pittoreschi richiami alla moviola ogni volta che un direttore di gara sarà in dubbio se fischiare o no un rigore.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014