Buche coperte da cittadini e commercianti di Tor Bella Monaca. Materie prime e manodopera messe a disposizione da due ferramenta – Appetito e Picchio – aiutati da altri esercenti che hanno deciso di finanziare la riqualificazione urbana del municipio. Il territorio guidato da Marco Scipioni da giugno è senza manutenzione ordinaria. Nonostante i fondi ci siano (circa 800mila euro di risorse a disposizione) le nuove norme sugli appalti decise dall’ormai ex assessore alla Legalità Alfonso Sabella hanno creato un impasse che rende complesso l’utilizzo di fondi pubblici. Da questo paradosso nasce l’iniziativa “Adotta una buca”, nata dalla volontà dell’assessore ai Lavori Pubblici Valter Mastrangeli di ridurre il degrado in cui versano le strade del municipio per colpa dei problemi burocratici. “Il territorio è disseminato da voragini ma sul fronte amministrativo siamo bloccati – ha ammesso Mastrangeli – con il dramma che se non spendiamo i soldi entro il 31/12 perderemo tutti i fondi disponibili”. L’assessore ha ammesso anche il carattere provocatorio dell’iniziativa che nasce da un disagio su cui nessuno pare voglia dare spiegazioni. “Abbiamo scritto a tutti, Sabella incluso, ma non è arrivata risposta – ha continuato – ora speriamo che i pieni poteri del commissario sblocchino la situazione”. Il sistema, oramai collaudato, prevede che i ferramenta mettano uomini e materiali finanziati – a costi di produzione – da un fondo alimentato da commercianti e cittadini. Ma il problema delle buche è solo una delle difficoltà che il municipio di Tor Bella Monaca incontra ogni giorno sul fronte della manutenzione ordinaria. La segnaletica e le 150 scuole del territorio vivono disagi analoghi a quelle del manto stradale, con la rottura di un infisso o il crollo di un palo che potrebbero richiedere forme alternative di finanziamento. “Alcune mamme di ragazzi disabili stanno raccogliendo fondi per eliminare le barriere architettoniche nelle scuole – ha raccontato l’assessore – un fai-da-te virtuoso che in tempi di crisi diventa necessario”.
Volontariato e senso civico come volano per la ripresa di un territorio difficile come Tor Bella Monaca. Un binomio che sebbene fatichi a carburare sul tema dei rifiuti – “la raccolta differenziata è un disastro per colpa dei cittadini” ha ammesso Mastrangeli – inizia a dare i suoi frutti li dove la politica trova nella burocrazia un muro invalicabile. (gds)