Dal grande freddo alla grande speranza. Mentre le Olimpiadi assumono sempre più i connotati di un caso, si aprono spiragli per la candidatura di Roma a ospitare l’Agenzia europea del Farmaco, che causa Brexit dovrà presto traslocare e cercarsi un’altra sede. Nell’ordine del giorno dell’assemblea capitolina convocata per questo giovedì è infatti presente una mozione recante la firma di alcuni consiglieri dell’opposizione, tra cui Giorgia Meloni, che impegna l’amministrazione grillina a gareggiare con Milano (sostenuta dal governo) per aggiudicarsi la sede del controllore europeo dei farmaci. Attenzione, si tratta di una mozione che dovrà trovare un appoggio trasversale per vincolare Virginia Raggi a darsi da fare per riuscire a spillare l’Agenzia a qualche altra capitale europea, se non a Milano. Però se si considera che solo un mese fa il sindaco aveva, seppur con le buone maniere, respinto il pressing della Regione per una candidatura di Roma, bocciando sul nascere la proposta di Nicola Zingaretti, stavolta il passo in avanti c’è stato.
In attesa di sviluppi, la riforma delle partecipate ricalcata sulla governance duale di Ama, tarda ad arrivare. Dopo l’improvviso slittamento della settimana scorsa, dal Campidoglio trapela l’intenzione di convocare la giunta tra giovedi o venerdì. Il che vuol dire che il voto dell’assemblea non arriverà prima della prossima settimana. (G.Z.)