Al liceo Virgilio “nei prossimi giorni le forze dell’ordine opereranno in due direzioni: quella del presidio, anche con unità cinofile, all’esterno del plesso scolastico ma anche quello di un più incisivo dialogo con gli studenti”. E’ quanto è emerso – fa sapere in una nota la Questura di Roma – nel pomeriggio di ieri in un incontro, disposto dal Questore Guido Marino d’intesa con il Prefetto ed il Comandante Provinciale dell’Arma dei carabinieri Antonio De Vita, “per mettere a punto una strategia condivisa, tesa a garantire il regolare svolgimento delle lezioni al Virgilio”.
La presenza alla riunione della preside Carla Alfano e di numerosi docenti – spiega ancora la Questura – è “servita innanzitutto ad inquadrare, in un corretto contesto, le problematiche che in questi giorni hanno trovato ampio eco mediatico: non sono emersi elementi che facciano pensare a traffici di droga né, tantomeno, atteggiamenti violenti ed intimidatori da parte degli studenti”. “Non si può trascurare tuttavia – aggiunge la nota – come sia presente, secondo quanto riferito, una serie di problematiche che devono investire, in prima battuta la funzione educativa della scuola e, solo in un secondo livello, la funzione di Polizia. Allo scopo sono stati già suggeriti alcuni correttivi a carattere strutturale, di tipo educativo, mentre poprio il dialogo con questi ultimi infatti aveva consentito, poco meno di un mese fa, la liberazione, senza alcun utilizzo della forza pubblica, del liceo Virgilio, a circa 48 ore dalla richiesta di sgombero della dirigenza scolastica”. Incontri di questo tipo proseguiranno nei prossimi giorni – conclude la Questura – “nella convinzione comune che la soluzione ai problemi, così come sono stati correttamente ridimensionati ed inquadrati, spetti alla scuola con un supporto esterno ma attento da parte delle forze dell’ordine”.
La vicenda – Dopo i petardi esplosi nel cortile durante la ricreazione e la conseguente denuncia ai carabinieri della preside, il Virgilio, storico liceo classico nel cuore di Roma, questa volta è sotto i riflettori per un video che ritrae due studenti che fanno sesso durante l’occupazione avvenuta a ottobre. Riprese fatta all’insaputa dei due protagonisti. E dopo questa ennesima polemica che travolge l’istituto romano alcuni studenti e genitori paventano “un attacco a questa scuola”, mentre altri si dicono pronti a sostenere la preside nel ristabilire “sicurezza e legalità all’interno della scuola” teatro sempre più spesso di episodi che, a loro giudizio, non possono essere considerate semplici “goliardate”.