Alitalia, stop alle offerte il 15 luglio, migliorano i conti

Il vicepremier Di Maio confida in un aumento della quota di Delta. Alitalia comunque avrebbe in cassa 435 milioni di  euro al 30 giugno e altri 150 milioni presso Iata

aereo alitalia

Il 15 luglio è confermata come data ultima per la presentazione delle offerte vincolanti per Alitalia. E’ quanto sarebbe stato ribadito, fanno sapere fonti del Mise, dal vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, al tavolo sulla compagnia aerea in corso al ministero.

Il vicepremier avrebbe quindi ripetuto come chi desideri presentare una offerta lo dovrà fare adesso e uscire allo scoperto. E deve essere chiaro, avrebbe detto Di Maio, che la vicenda Alitalia non è una vicenda politica, ma un’operazione  di mercato. Il vicepremier comunque confida in un aumento della quota di Delta.

Alitalia comunque avrebbe in cassa 435 milioni di  euro al 30 giugno e altri 150 milioni presso Iata. Sarebbero inoltre  in aumento ricavi e passeggeri. E’ quanto emerge da fonti sindacali  al tavolo in corso al Mise.

I sindacati chiedono certezze. “Occorrono risposte chiare sugli investimenti, sulle rotte e soprattutto sulla tutela del personale. I tempi si stanno allungando troppo”, ha detto Annamaria Furlan, segretaria della Cisl, nel corso del tavolo al Mise su Alitalia. “Se il 15 luglio si intende davvero chiudere il cerchio sulle offerte  vincolanti – ha aggiunto – bisogna conoscere bene quali sono le  differenze tra le tre offerte pervenute, il piano industriale e come  si intende rilanciare la nostra compagnia di bandiera”, ha concluso.

Per Maurizio Landini, leader della Cgil, “Non va bene quello che si sente sulla stampa. Per noi, oltre a zero esuberi e nessun taglio dei contratti, serve capire che piano industriale stanno mettendo in piedi, che non può essere di tagli alla flotta”.

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