Allarme elettrosmog nella capitale: a rischio la salute

Il Ministero dell’ambiente aveva ordinato al Comune di eseguire accertamenti

Nuovo allarme elettrosmog nella capitale. Stavolta ad essere a rischio non è solo la salute dei cittadini: la questione si allarga e coinvolge anche gli elettrodomestici che, a causa della massiccia presenza di onde elettromagnetiche, risultano non correttamente funzionanti o addirittura inutilizzabili.

Succede nel quartiere Monte Mario, dove alcuni residenti si sono rivolti al Codacons, esasperati dal non poter vedere la tv a causa di interferenze nella ricezione del segnale. Così i tecnici dell’associazione, strumentazione alla mano, hanno eseguito oggi misurazioni negli appartamenti del civico 12 di Via Giovanni Bausan, scoprendo valori di elettrosmog pericolosamente vicini alla soglia massima prevista dalla legge”. Lo comunica, in una nota, il Codacons.



“Nelle zone delle abitazioni adiacenti i televisori, gli apparecchi di misurazione hanno registrato valori pari a 4,30 V/m, troppo vicini ai limiti massimi imposti dalla normativa e pari a 6 V/m – denuncia il Presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – Non solo. Le rilevazioni in prossimità dell’antenna tv installata sul tetto del palazzo hanno fatto segnare 3,38 V/m, laddove la soglia di compatibilità per il corretto funzionamento dei dispositivi elettronici è pari a 3 V/m”.

“I cittadini romani non solo rischiano la vita a causa delle onde elettromagnetiche, ma ora non riescono neanche più a vedere la tv e utilizzare normalmente gli elettrodomestici di uso comune. Per tale motivo, in qualità di candidato sindaco della capitale, presenterò un nuovo esposto alla Procura di Roma – che a seguito di denuncia Codacons già indaga sull’elettrosmog nel quartiere Monte Mario – chiedendo un intervento immediato a tutela degli abitanti” – afferma Carlo Rienzi.

E come al solito, dopo il danno arriva la beffa.

“Il Ministero dell’ambiente aveva ordinato al Comune di Roma di eseguire misurazioni e accertamenti contro l’elettrosmog nella capitale, ma l’amministrazione comunale vorrebbe affidare le rilevazioni all’Arpa, in violazione di quanto dispone il Codice di procedura civile, considerato che l’Arpa è controparte di un procedimento dinanzi al Tar avviato dal Codacons proprio per la vicenda elettrosmog” – conclude il Presidente Codacons. 

 

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