Ama: truffa sugli abiti usati, via i cassonetti gialli da Roma

L'azienda ha interrotto il servizio e ritirerà 1.800 cassonetti

Via 1.800 cassonetti gialli per la raccolta dei vestiti usati dalle strade di Roma. L’Ama ha deciso di interrompere il servizio di raccolta differenziata di indumenti e accessori di abbigliamento sul territorio comunale, revocando l’affidamento ai consorzi aggiudicatari Sol. Co e Bastiani. Il Consiglio di amministrazione di Ama ha deciso che il servizio di raccolta differenziata verrà internalizzato: “Nel 2016 – si legge in una nota – sarà bandita una gara ad evidenza pubblica per l’acquisto di cassonetti da utilizzare per il conferimento dei rifiuti tessili e si procederà per dotare l’azienda capitolina di strutture atte alla valorizzazione in proprio di tali materiali”.

“Il provvedimento, che si inserisce nel percorso di trasparenza e legalità intrapreso dal nuovo management di Ama – prosegue il comunicato – è stato deciso in quanto nell’ambito del processo per ‘Mafia Capitale’, lo scorso 5 novembre è stata resa pubblica la ‘Relazione sugli esiti dell’accesso presso Roma Capitale’ del Prefetto di Roma, che contiene anche un capitolo riguardante questo servizio. All’interno del documento, si evidenziano condotte non corrette dei due consorzi nella gestione e nella partecipazione alla gara del 2008, nonché l’esistenza di gravi infiltrazioni mafiose che avrebbero interessato anche direttamente delle cooperative esecutrici del servizio”. (gc)
 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014