Domenica 25 si terrà il secondo turno per le elezioni amministrative che hanno chiamato alle urne, lo scorso 11 giugno, più di nove milioni di elettori. Premesso che già nella prima tornata si è registrato un forte assenteismo, si può prevedere con molta facilità che, complice anche il clima, al voto decisivo nei 111 comuni, dei quali 22 capoluoghi, interessati alla consultazione, la diserzione dalle urne aumenterà ancora e che saranno in pochi a decidere il risultato dei duelli in campo.
Al voto di domenica i partiti si presentano in ordine sparso, anche se alleati in coalizioni per cercare la vittoria. Il fatto è che sono molte le divisioni sia nel centrodestra che nel centrosinistra, considerato che le elezioni politiche non sono poi tanto lontane. La bocciatura del “germanellum“, ovvero della legge elettorale che avrebbe dovuto sostituire l'”Italicum” cancellato in molti punti dalla Corte Costituzionale, ha acuito le distanze tra le formazioni politiche ed anche i contrasti. Il fatto è che, per stabilire i rapporti tra i partiti, non è indifferente il sistema di voto. Infatti, se dovesse prevalere il proporzionale, la competizione sarebbe tra “simili” perché il bacino elettorale è lo stesso. Da qui la battaglia a sinistra del Pd contro Pisapia, Bersani e Vendola, considerati dei “competitors”, e quella tra Fi e Lega Nord e Fratelli d’Italia-An a destra. Se invece si dovesse andare verso un sistema maggioritario, si cercherebbero più le convergenze che le differenze. Questo clima politico non ha facilitato quindi gli accordi a livello locale perché gli amici di oggi potrebbero diventare i nemici di domani e viceversa.
In ogni modo, si tratta di un test interessante, che comunque vada però non provocherà sconquassi a livello nazionale e non influirà sulla tenuta del governo Gentiloni.
Detto che a questo appuntamento il centrodestra si presenta in vantaggio sul centrosinistra in 16 dei 22 capoluoghi che sono andati al ballottaggio, gli occhi sono puntati soprattutto sul voto di Genova, storica roccaforte della sinistra, che potrebbe avere un sindaco sostenuto da Fi-LN-FdI. Attenzione anche a Parma dove Federico Pizzarotti, fuoriuscito dal M5S, cerca la riconferma contro Paolo Scarpa, sostenuto dal centrosinistra.
Per ciò che concerne il Lazio, come è noto a Frosinone il centrodestra ha conquistato il sindaco al primo turno. Sarà interessante vedere come andrà soprattutto a Rieti (in vantaggio il C.D.) ed a Guidonia Montecelio (uno dei pochi comuni che vedono al ballottaggio e in posizioni di forza un candidato cinquestelle)