Vittoria del centrodestra a traino leghista, battuta d’arresto per il M5S, frana del Pd, forte astensionismo (ha votato il 61,19% degli eventi diritto). Questo e’ quanto si ricava da un primo esame del test elettorale di domenica 10 giugno che ha interessato circa sette milioni di italiani distribuiti in 761 Comuni, di cui 20 capoluoghi di provincia. Un po’ in controtendenza rispetto a questo dato nazionale c’e’ il voto di Roma (III e VII Municipio) e dei cinque Comuni sopra i 15 mila abitanti della provincia dove il Pd ha retto abbastanza bene alla prova delle urne mentre si registra un calo, in qualche caso vistoso, dei Cinquestelle.
Ma andiamo con ordine partendo dal voto dei due municipi della Capitale e dei 5 Comuni (Anzio, Fiumicino, Pomezia, Santa Marinella e Velletri). Rilevato in primo luogo il forte astensionismo di Roma (alle urne meno del 30%), c’e’ da registrare che il M5S ha perso entrambi i municipi che aveva conquistato sull’onda del successo di Virginia Raggi nelle ultime elezioni comunali, mentre il centrosinistra da’ segni di ripresa conquistando al primo turno il III Municipio (Garbatella), che era sempre stato una sua roccaforte, mentre nell’VIII (Montesacro) va al ballottaggio con il suo candidato presidente, Giovanni Caudo, forte di oltre sette punti percentuali di vantaggio sul rivale del centrodestra, il leghista Francesco Maria Bova. A decidere a chi arridera’ la vittoria il prossimo 24 giugno saranno l’astensionismo e l’elettorato cinquestelle (19,3% al primo turno).
Quanto ai Comuni della provincia, il centrodestra si aggiudica al primo turno Anzio, mentre negli altri quattro si va al ballottaggio, che vede opposti (tranne che a Pomezia, dove il duello sara’ tra M5S e Centrodestra) centrosinistra e c.destra (che a Fiumicino, S.Marinella e Velletri si e’ presentato diviso al primo turno, ma che dovrebbe ricompattarsi per il secondo).
Quanto al voto nazionale, si evidenzia la netta vittoria del centrodestra a trazione leghista. Stare al governo con Luigi Di Maio, a quanto pare, ha premiato Matteo Salvini. La Lega e’ cresciuta ovunque, soprattutto nel Nord-Est. Al primo turno sono state conquistate Treviso e Vicenza nel Veneto e Catania in Sicilia. Il Centrosinistra, invece si conferma a Brescia e Trapani. Per il resto si va al ballottaggio. Centrosinistra contro Centrodestra ad Ancona, Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo e Terni. Ad Avellino e Ragusa gli unici due ballottaggi che interessano i Cinquestelle: nella prima contro il centrosinistra, nella seconda contro la Destra.
Negli altri 4 capoluoghi ( Imperia, Messina, Siracusa e Viterbo) a contendersi la fascia tricolore di sindaco saranno i candidati del centrodestra e di liste civiche. In particolare, ad Imperia, contro il c.destra si batterà l’ex coordinatore e ministro di Fi, Claudio Scajola.
Il M5S, come detto, ha registrato una battuta d’arresto, arretrando rispetto al voto del 4 marzo ed anche rispetto a quello delle precedenti amministrative che lo vedevano presenti. Certo ha pagato lo scotto di non essere presente sul territorio come le altre forze politiche e di non poter fare alleanze. Cio’ deve far riflettere lo stato maggiore grillino. Da soli non si va da nessuna parte, come insegna anche la nascita del governo giallo-verde. Intanto, questo risultato, spingera’ sicuramente la Lega ad avere maggiore peso nell’esecutivo e nella futura scelta di viceministri, sottosegretari. Nonche’ nelle numerose nomine che il nuovo governo dovrà fare in numerosi enti e societa’.