All’Appio protesta contro la chiusura del municipio a Villa Lazzaroni

Raccolta di firme dei cittadini. La presidente Lozzi assicura: i servizi sono momentaneamente sospes, ma non fa date sulla riapertura

La protesta a villa Lazzaroni
La protesta a villa Lazzaroni

In poche ore più di duecento firme sono state raccolte. E la raccolta continuerà anche nei prossimi giorni tramite banchetti allestiti sul territorio del municipio, o avvisi pubblicati su Facebook pubblicati dal consigliere del VII Antonello Ciancio. Circa cento persone sono intervenute mercoledì sera al flash mob indetto da Ciancio proprio di fronte alla sede del municipio VII di Villa Lazzaroni, chiusa da marzo scorso.

Villa Lazzaroni era la sede dell’ex municipio IX, poi con la riforma dei municipi, l’ex IX e l’ex X sono stati unificati sotto la dicitura municipio VII.

 Ciancio dice: “I servizi anagrafici della sede di Villa Lazzaroni, all’Appio, del municipio VII sono chiusi da mesi, ufficialmente per emergenza Covid – dice Ciancio – In realta’ vi e’ un lento e progressivo spostamento di tutti i servizi verso la sede di Cinecitta’. Cosi’ piu’ di 120 mila persone dell’Appio Tuscolano deve fare decine di chilometri per avere un certificato o un altro tipo di servizio. Non tutti infatti hanno possibilita’ di accedere facilmente ai servizi web. Alcuni giorni fa ho incontrato il direttore del municipio e sono sempre piu’ convinto che la sede di Villa Lazzaroni si possa riaprire. L’alternativa e’ purtroppo l’abbandono dei locali. La presidente Lozzi invece che parlare, agisca. In questi giorni migliaia di persone mi hanno contattato”.

La presidente del VII municipio Monica Lozzi ha detto che non c’è intenzione di chiudere quella sede, che la sospensione è temporanea perché non ci sono le condizioni per agire in sicurezza, ma non fa date sulla riapertura. Intanto, chi ha bisogno di un certificato deve andare a Cinecittà.Cinecittà.

Interviene anche il Comitato Mura Latine: “Il gran rumore che si sta facendo è legato ad un fatto oggettivo, l’area dell’ex IX non ha più servizi o comunque li ha ridotti all’osso. Il municipio VII, in una divisione alquanto scellerata degli anni passati, è molto lungo, e pensare che da San Giovanni o da Piazza Galeria o da Piazza Ragusa si possa andare a Cinecittà significa non considerare il disagio. E pensare anche che nell’ex IX risiedono molti anziani e che gli uffici di Cinecittà in realtà arrancano”.

Per il Comitato, “il Covid, l’emergenza, i pensionamenti non devono modificare i servizi che soffrivano già di mancata efficienza, di velocità, di reale digitalizzazione. Quindi non dobbiamo credere che ciò che veniva erogato prima era degno di un servizio al cittadino. Ci si accontentava, come ormai il cittadino che abita a Roma è costretto a fare. Ma ora lasciare che dopo 7 mesi, gli uffici non vengano aperti e che, se è vero che è un fatto temporaneo, non esca una data per la riapertura ci lascia molto perplessi. Se ci sono dei lavori in atto, significa che c’è una data di fine, come normalmente accade.  Attendiamo fiduciosi che si faccia qualcosa”.

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