Dagli artigiani di Roma mascherine per chi lavora con i senzatetto

Dalla Cna della Capitale strumenti di protezione a Emergency, Croce Rossa e Caritas per svolgere le attività di servizio di volontariato in sicurezza

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Gli artigiani di Roma continuano la lotta al coronavirus e donano mascherine ai senzatetto. Alla luce del difficile momento causato dall’emergenza covid 19, alcune imprese, hanno fatto loro il messaggio appreso durante il lockdown, sperimentando una maggiore flessibilità e pensando alla possibilità di reinventarsi.

In molti casi, gli imprenditori del settore della moda e della produzione tessile dunque hanno deciso di riconvertire la produzione per fabbricare mascherine, ormai un oggetto divenuto indispensabile per la nostra salute quotidiana.

La CNA di Roma, in collaborazione con CNA Impresa Sensibile, ha deciso di donare un significativo quantitativo di mascherine prodotte dai propri imprenditori alle associazioni che da sempre sono in prima linea sul fronte dell’assistenza dei meno fortunati, Caritas Diocesi di Roma, Emergency, Croce Rossa di Roma.

A Roma si stima che si ci siano circa 8mila senza fissa dimora: il rischio più grande è che la situazione indotta dalla pandemia aggravi la loro già precaria sopravvivenza e metta a dura prova anche coloro che quotidianamente si occupano della loro assistenza.

“Siamo lieti di consegnare ad Emergency, Croce Rossa e Caritas Diocesi di Roma una dotazione di mascherine realizzate dai nostri artigiani associati, che possa permettere lo svolgimento delle attività di servizio di volontariato in sicurezza e garantisca l’incolumità dei senza tetto. È un piccolo gesto che ci sentiamo di fare in un momento in cui è davvero essenziale non lasciare indietro coloro che sono più fragili ed esposti alle conseguenze del virus”, così Stefano Di Niola, Segretario della CNA di Roma.

Spiega Marco Latrecchina, responsabile del progetto di Emergency- Nessuno escluso: “Siamo molto grati alla CNA per il suo contributo, che garantirà la protezione sia dei nostri volontari che delle famiglie che incontriamo durante la distribuzione di beni di prima necessità. In questa fase è infatti importantissimo minimizzare i rischi di ulteriori contagi.”

“Con grandissima soddisfazione vedo che sempre con maggior efficacia CNA Impresa Sensibile riesce a ricoprire la funzione di catalizzatore di buone pratiche a servizio di un miglior funzionamento del nostro grande sistema associativo. Un risultato che si rivela tanto più importante, in questo momento in cui le fragilità e le diseguaglianze sono state poste senza veli sotto gli occhi di tutti.

Una responsabilità collettiva a cui CNA non si sottrae, forte della propria identità e delle relazioni radicate e profonde con le tante istituzioni che in ogni territorio sono in prima linea con noi per una migliore qualità della vita di tutti”, Maria Fermanelli, Presidente di CNA Impresa Sensibile.

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