Sindacati vigili. L’ultimo incontro con il commissario Tronca (avvenuto giovedì scorso in Campidoglio) ha dato delle rassicurazioni da un lato ma lasciato delle incognite dall’altro sia sul tema della privatizzazione dei nidi che sul salario accessorio. Ma i sindacati restano in allerta e si aspettano risposte concrete già domani, giorno in cui si terrà il prossimo tavolo di lavoro definito “cruciale”. Sandro Bernardini, segretario romano di Uil Fpl, ne ha parlato con Radiocolonna.it.
In merito alla questione della privatizzazione dei nidi e della cessione delle scuole dell’infanzia allo Stato “apprendiamo che sembrerebbe l’ennesima notizia bomba priva di fondamento. Analizzando infatti il DUP, si evidenzia una linea programmatica generica che prevede la conferma di appalti di nidi già in concessione, ed altre otto strutture nuove. I dubbi sorgono però in merito ai concetti espressi sul documento, che appaiono decisamente probabilistici, senza escludere pertanto la possibilità di un lungimirante progetto di esternalizzazione dei servizi educativi”, ha detto.
“Ci aspettiamo quindi dei chiari obiettivi per tavoli di settore, dove poter proporre una razionalizzazione di spesa che non porti ad una dequalificazione della categoria e dei servizi pubblici, che per inciso devono rimanere tali. La base da cui partire e’ certamente la predisposizione del bilancio, da eseguire nei prossimi giorni, ad un piano assunzionale, che risponderebbe anche all’esigenza di copertura di strutture da aprire ex nuovo. Senza escludere la possibilità di utilizzare personale con incarico dipartimentale, sulla scia di esperienze già fatte e risultare vincenti. Si resta pertanto in attesa del prossimo cruciale incontro che determinerà le future scelte sindacali“, ha spiegato Bernardini.
Inoltre per il segretario, giovedì scorso è arrivata “l’ennesima conferma che il salario accessorio configurato nei termini di produttività e poche indennità legittime è in serio pericolo”. “L’amministrazione, nelle vesti della dott.ssa Benente e della commissaria Rolli, dichiara la drammaticità della situazione che vede mancante quasi la metà di un fondo , del precedente febbraio 2015, presupposto essenziale di un contratto unilaterale applicato a partire da gennaio dello scorso anno. Siamo in attesa di una strategia urgente ed efficace che possa ricostituire il fondo e garantire ciò che i 24000 dipendenti capitino si aspettano, a fronte di una già avvenuta decurtazione degli stipendi”, ha aggiunto.
“Appare evidente che in seguito ad una risposta definitiva che attendiamo nel tardo pomeriggio di martedì, saremo costretti ad agire con azioni legali nei confronti di un contratto imposto ed illegittimo”, ha ribadito concludendo. (gc)