‘’La notizia di un piano Rota con una bad company è falsa e utile solamente a creare ad arte confusione.’’
Lo dichiara, molto contrariato, l’Amministratore Unico di Atac, Manuel Fantasia, in una nota nella quale comunica anche di aver chiesto al giornale che l’ha pubblicata ( Il Corriere della Sera n.d.r) l’immediata pubblicazione di una smentita all’articolo in cui parla della ipotesi di una bad company attribuita al nuovo direttore generale.
‘’ Bruno Rota – precisa Fantasia – non ha mai affrontato tematiche come quelle descritte nell’articolo, che sono per altro di esclusiva competenza dell’Azionista…. Essendo persona sensata ed esperta – rileva – si sta dedicando in queste ore ad un primo esame delle principali tematiche operative dell’azienda, tematiche di particolare complessità , come a tutti ben noto.’’
Secondo l’articolo del ‘’Corriere della Sera’’ , a firma di Andrea Arzilli l’idea di Rota sarebbe quella di liberare Atac dal suo stesso fardello, il maxi debito, dirottandolo in una scatola finanziaria, affidata alle cure di un concordato con i creditori. E quindi rimettere in carreggiata l’azienda dandole la sola preoccupazione di restare in equilibrio nei bilanci d’esercizio grazie al quasi miliardo di euro delle entrate annuali. ‘’ Cosi in pratica – scrive il Corriere della Sera – a finire rottamato sarebbe il debito e non l’intera azienda dei trasporti che, fosse stata privata avrebbe da tempo portato i libri in tribunale.’’
Tuttavia, anche solo riferito come ipotesi, il progetto ha subito provocato una dura reazione a titolo personale dell’au Fantasia, tale da far sospettare l’ affacciarsi di divergenze col nuovo dg Rota, insediato da pochi giorni, ma noto per la sua determinazione.