Est modus in rebus – esiste una misura nelle cose – dicevano i latini. E sembra che questa misura il trasporto pubblico capitolino l’abbia superata da un pezzo sul fronte dello ‘stile’. Stavolta parliamo delle indicazioni presenti sotto alla Stazione Barberini e segnalate da un utente a Infoatac, il servizio twitter di Atac:
Scritte grossolane con il pennarello in un inglese – e spagnolo – stentato. Una grande capitale europea può permettersi un modo così sciatto di gestire le informazioni all’utenza? Anche l’occhio vuole la sua parte e una superficialità del genere – oltre a mettere in dubbio il buongusto – fa dubitare un turista o un passante anche sulla serietà di chi gestisce il trasporto capitolino.
La reazione di Infoatac è significativa e denota anche la sorpresa per un’istallazione che potrebbe essere stata un’iniziativa autonoma del personale di stazione non concordata con l’azienda. Sui social non si sono fatte attendere le reazioni sarcastiche, come quella del profilo AttaccheteArBus che ha preso spunto dallo spagnolo maccheronico per intonare un ballo di gruppo latinoamericano come degna prosecuzione del tweet:
Ma l’episodio, a parte lo scherno bonario e un po’ sconsolato dell’utenza, è grave e dimostra come talvolta si preferisca mettere pannelli kitsch piuttosto che rispondere a qualche domanda e sopportare qualche ‘seccatura’.