Nonostante le buone intenzioni del dg Marco Rettighieri Atac continua a fare acqua da tutte le parti. Gli ultimi due episodi, tutti in un solo giorno, riguardano un bus e un trenino. Il primo, della linea 495, che viaggiava in viale del Muro Torto direzione Flaminio-piazza Fiume, ha improvvisamente preso fuoco intorno alle 8.30 di mercoledi mattina, quando il traffico sull’arteria è particolarmente intenso.
Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero divampate dal motore, ma è comunque un miracolo se qualcuno non ci ha rimesso la pelle. L’azienda ha assicurato in una nota la pronta revisione del parco mezzi, escludendo ogni rischio per la sicurezza degli utenti. L’incidente ha spinto il candidato sindaco Virginia Raggi a incontrare personalmente in serata i dipendenti di Atac, anche per fare il punto sull’accaduto.
L’altro episodio ha riguardato un trenino Atac della linea Termini-Centocelle, che nel pomeriggio di mercoledì ha investito un pedone lungo i binari ion zona Tor Pignattara. Forse stavolta c’entra l’errore umano, o forse no. Ma ciò non toglie una verità di fondo. E cioè che i mezzi sono vecchi e desueti e per questo continuamente a rischio guasto. A volte va bene, con il mezzo che si pianta in mezzo alla strada e i passeggeri costretti a prendere la corsa successiva. Altre volte va peggio, come il rogo di mercoledì su Muro Torto.
Radiocolonna si è spesso occupata delle condizioni del parco mezzi di Atac, giungendo ad un’amara conclusione: ogni giorno sono ben 750 le vetture fuori uso per guasti sul percorso o in riparazione nelle rimesse. Il che rende una buona fetta del parco mezzi praticamente inservibile. Addirittura, secondo alcune cifre rese note dai sindacati nei mesi scorsi capita che fino al 40% dei 1600 mezzi rimanga fermo nei depositi per riparazioni o si rompa durante la corsa. Quanto lavoro ancora per Rettighieri. (Gianluca Zapponini)
