Non accenna a placarsi la polemica a distanza tra la Giunta e il direttore generale dell’Atac, Marco Rettighieri. Dopo le richieste partite da Linda Meleo e Virginia Raggi, ieri è stato il turno del dg, che ha smentito la sindaca in una lettera aperta. “Il 95% dei treni – dice Rettighieri – non potrà funzionare per la ripresa delle scuole. Nessun bonifico, i 18 milioni di euro del Campidoglio non sono arrivati”. E sulle dichiarazioni di Raggi e Meleo il dg si è detto “stupefatto e amareggiato”. Infine, attacco frontale sullo “spostamento di personale in Atac – richiesto dalla sindaca in una telefonata al dg – che non può essere influenzato da ingerenze esterne: molti, tra cui i sindacati, vedono tutto questo come un commissariamento di Atac e mio”.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessora Linda Meleo su Facebook: “È molto grave che uno scambio di comunicazioni interne tra Campidoglio ed Atac, prima ancora che queste siano giunte all’assessore di competenza, sia reso pubblico da un senatore del Partito Democratico che, palesemente, ne strumentalizza i contenuti per i propri fini politici. È altrettanto grave, dunque, che vi sia chi si presta a questi giochini tipici della vecchia politica. È singolare inoltre che la sindaca Virginia Raggi non compaia tra i destinatari della lettera seppur chiamata in causa più volte. Tuttavia, a differenza di quanto scrive Rettighieri, si ricorda che il dato del 95% dei treni disponibili a settembre esplicitato dalla sindaca è stato comunicato dallo stesso dg, che ha assicurato che nel mese di settembre, con l’apertura delle scuole, sui 32 treni programmati per la metro A ne circoleranno 30 e nella peggiore delle ipotesi 28. Si ricorda inoltre che i 18 milioni di euro per la manutenzione della metro A ci sono, stanziati con una delibera di giunta prima di Ferragosto, mentre la determina dirigenziale che dispone il pagamento è datata persino 12 agosto 2016”.