Roma, auto giù dalla Tangenziale. Settimo incidente da gennaio

Automobile guidata da un uomo è precipitata dalla Tangenziale Est di Roma piombando sul deposito Atac di Via del Portonaccio 20. I Vigili: in quel punto si corre troppo

Incidente sulla Tangenziale
Incidente sulla Tangenziale

E sono sette incidenti nello stesso punto da gennaio scorso. Stamattina un’automobile guidata da un uomo è  precipitata dalla Tangenziale Est di Roma piombando sul deposito Atac di Via del Portonaccio 20. Il fatto è avvenuto sulla corso in direzione nord, all’altezza del Verano. Sul posto sono giunti subito i Vigili del Fuoco e i Vigili Urbani che hanno chiuso parte sulla strada. Ora è aperto il vecchio tracciato della Tangenziale, ma ci sono lunghe file.

L’uomo è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in codice rosso all’ospedale.

Quel punto, da tanti cittadini, è chiamato la “curva della morte”. Il guardrail oramai non c’è più. Lunedì abbiamo contattato il comando dei Vigili Urbani di zona, perché domenica pomeriggio c’era stato un altro incidente con un’auto che era rimasta in corsia ma si era capovolta. Per i Vigili del Tiburtino “quanto risulta agli atti di questa U.O. di Gruppo, dallo scorso gennaio nel tratto in questione si sono verificati n. 6 sinistri. La problematica è già all’attenzione del Comando del Corpo PLRC nonché del  Dipartimento Mobilità e Trasporti, competente in materia di regolamentazione della velocità nel tratto di strada interessato”. Dunque, con oggi sono sette.

Dal comando centrale dei Vigili ci spiegano che “gli automobilisti in quel punto corrono troppo. Non è un problema della strada. È vero è ampia, ma in quel punto la carreggiata forma una curva parabolica, dunque solo in caso di velocità davvero elevata si rischia di perdere il controllo e di andare fuori strada. Lì il limite è di 70 chilometri orari ma in pochi lo rispettano”.

La soluzione potrebbe essere un autovelox, opportunamente segnalato, perché eventuali dossi rischierebbero di rendere difficile il controllo delle vetture. Bisogna fare presto perché in queste condizioni rischiamo un incidente al mese, con pericolo per l’incolumità degli automobilisti e problemi per la viabilità.

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