Camicia, cravatta, operatore allo sportello, cliente e persino direttore. Tutto rigorosamente under 10. I bimbi del terzo millenni vanno a scuola certo, ma anche di banca, perché in un mondo sempre più globalizzato e non certo privo di insidie, meglio imparare fin da subito i segreti del credito. Per questo, dieci anni fa, la Bcc di Roma ha intuito la necessità di lanciare la Banca dei ragazzi, l’iniziativa volta a far comprendere agli alunni delle scuole elementari i meccanismi legati al mondo del credito.
Una vera e propria scuola bancaria, organizzata in collaborazione con l’istituto comprensivo Piazza capri, che proprio ieri ha spento le dieci candeline nel corso di un evento organizzato a Roma presso il medesimo istituto. Il progetto, che mira a inculcare nei giovanissimi una cultura responsabile del denaro, mette a disposizione dei ragazzi uno sportello all’interno della scuola, per render concreta negli scolari, l’attitudine al risparmio, abituandoli a compiere le più elementari operazioni bancarie rese necessarie dalla vita di ogni giorno. Prestiti, mutui, assegni, carte di credito e versamenti, spiegati ai più piccoli in un linguaggio facile e comprensibile.
E così, ieri, al cospetto di genitori incuriositi e insegnanti compiaciuti, i possibili bancari di domani si sono infilati camicia, annodato la cravatta e seduti dietro i banchi, sportelli bancari in versione baby, simulando una giornata tipo nel front office di un istituto. Il tutto, sotto l’occhio attento di Mauro Pastore, direttore generale della Bcc di Roma (la banca cooperativa più grande d’Italia), che ha seguito passo dopo passo i progressi dei piccoli. Nell’occasione, Pastore ha annunciato l’intenzione della banca di sostenere e accompagnare “tutte le altre scuole che vorranno fare loro questo progetto. Noi siamo pronti e ci candidiamo a dare una mano”, ha spiegato il manager.
I dettagli dell’iniziativa sono stati poi spiegati da Antolenna Mazzara, insegnante e promotrice dell’iniziativa. “Le casse sono aperte tutti i venerdì per due ore e ogni filiale della Banca dei ragazzi è costituita dal direttore, dal vicedirettore, da un cassiere, da un promotore finanziario e da un commesso. All’alunno viene consegnato il fac-simile di un libretto di risparmio e può depositare da venti centesimi a dieci euro per volta”.
L’operazione poi avrà anche dei risvolti concreti, con la possibilità per i piccoli risparmiatori di mettere da parte i primi soldi. L’intero incasso della giornata verrà infatti versato in un libretto vero della Banca di credito cooperativo di Roma la quale corrisponderà un tasso d’interesse del 3% circa su tutte le somme depositate, in modo da remunerare adeguatamente i piccoli risparmiatori che così si sentiranno sempre più invogliati a risparmiare. (Gianluca Zapponini)