L’Oref (l’Organo di revisione economica e finanziaria del Campidoglio), nella sua relazione alla Commissione Bilancio, ha informato la giunta della presenza di ulteriori 234 milioni di euro di deficit fuori bilancio. Marco Terranova, presidente della commissione, ha provato a mostrare tranquillità: “Vedremo se la cifra è proprio questa, faremo una ricognizione e se dovesse risultare confermata, troverà una copertura nel previsionale 2017”.
La situazione, in realtà, è un po’ più ingarbugliata. Secondo l’Oref, oltre a “un costante ricorso all’anticipazione di tesoreria che denota una carenza cronica di liquidità” bisogna essere pronti perché “al concretizzarsi delle criticità sopra evidenziate si renderà necessaria una nuova manovra di riequilibrio”. Da dove spunta questo ulteriore deficit? Principalmente alle procedure di somma urgenza, quasi sempre disposte dai Municipi, e a condanne al pagamento derivanti da sentenze esecutive.
L’assessore Marcello Minenna ha preso posizione in merito con un video sul suo profilo Facebook: “Ho capito, in questa settimana, che bisogna migliorare il rapporto con le partecipate, bisogna migliorarlo sia sul fronte finanziario che sul fronte industriale, dove industriale vuol dire migliorare i servizi che vengono erogati ai cittadini della Capitale, strade, illuminazione, anagrafe. E poi bisogna lavorare su un miglior utilizzo dei fondi europei”.
Ma infuria la polemica sui tagli da 300.000 sui centri antiviolenza, ormai scomparsi dall’assestamento. Celeste Costantino, deputata di SI, ha dichiarato che “Raggi fa cassa con i centri antiviolenza e Roma è la seconda città italiana per numero di casi a livello nazionale”. Anche la segretaria generale della Uil, Laura Latini, non ci sta: “Togliere 300.000 euro a questi centri rappresenta un’ulteriore violenza che non ci aspettavamo da un primo cittadino donna”. (MS)