“Il blitz di questa mattina al centro Baobab di Roma desta preoccupazione e perplessità. Sarebbe grave che, a fronte della minaccia terrorismo, si lanciasse un messaggio sbagliato e fuorviante sui rifugiati e i transitanti. Coloro che vengono accolti sul territorio europeo sono vittime della guerra, della fame e delle persecuzioni e sarebbe bene ricordare sempre questo assunto. Inoltre, i 35mila rifugiati accolti dal Baobab fino a questo momento sono transitanti, ossia non intendono rimanere sul territorio italiano”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.
“Quanto accaduto – continua la nota – denuncia l’ipocrisia delle istituzioni che finora si sono voltate dall’altra parte. Gli eventuali processi di identificazione avrebbero portato, in applicazione della convenzione di Dublino, all’obbligo di presentare domanda di asilo in Italia e invece si è accettato che il lavoro di accoglienza e smistamento fosse svolto da un gruppo di volontari, senza alcun sostegno economico da parte delle istituzioni. Oggi, in una città commissariata, siamo costretti ad assistere a un’operazione di polizia, che peraltro non ha dato alcun esito (salvo il fermo di alcuni immigrati non in regola con i documenti), e a un’amministrazione capitolina che invece di ringraziare i volontari per l’egregio lavoro di supplenza ha già deciso di procedere allo sgombero del centro entro il 31 dicembre”.
“La vicenda dei richiedenti asilo e dei transitanti non può essere gestita come un problema di ordine pubblico – conclude la nota – La vicenda Baobab nasce a valle dello sgombero di Ponte Mammolo, avallato dal comune di Roma. Chiediamo all’amministrazione capitolina di rendere immediatamente disponibile un centro adeguato ad accogliere il flusso ininterrotto di transitanti sul nostro territorio”.
C.T. (Fonte Omniroma)