La nostra denuncia di lunedì scorso sulle decine di saltafila che propongono l’entrata ai Musei Vaticani a prezzi maggiorati ha avuto effetto. Ieri la Polizia di Roma Capitale, impiegando circa 30 agenti provenienti dai gruppi GSSU e GPIT (Squadra Vetture), ha effettuato una vasta operazione per contrastare il procacciamento abusivo dei turisti (i cosiddetti “saltafila” o “skip the line”), dei conducenti di risciò e dei figuranti mascherati da centurioni.
Un effetto però durato sì e no mezzo pomeriggio visto che questa mattina, poco dopo le 8.30, i “saltafila” erano spuntati come i funghi, quasi per effetto della pioggia notturna. Ne abbiamo infatti trovati due all’uscita della metro A di Ottaviano che fermavano quasi tutti coloro che andavano verso San Pietro.
Il blitz di ieri è stato voluto direttamente dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, dopo che la nostra redazione aveva segnalato al suo staff come l’ordinanza 24/2015 che vieta il procacciamento di turisti da dopo Natale in sostanza era lettera morta. Tronca avrebbe chiesto di colpire ogni abuso che mina il decoro della città. L’operazione della polizia municipale ha interessato principalmente le zone di piazza Risorgimento, via Ottaviano e limitrofe, via della Conciliazione, Castel S. Angelo e Colosseo.
Nelle prime ore dell’operazione, attorno al Vaticano i vigili hanno sanzionato 10 persone di varie nazionalità che, muniti di badge al collo e materiale illustrativo, offrivano ai turisti giri turistici in pullman, oppure entrate per 50 euro ai Musei Vaticani mentre la prenotazione on line, che permette di saltare la lunga fila al botteghino, costa al massimo 16 euro.
I Vigili hanno assicurato che i controlli continueranno anche nelle prossime settimane, compatibilmente con le altre attività del corpo municipale. Cosa non facile visto che soprattuto la zona attorno a San Pietro con l’avvicinarsi della Pasqua sta registrando giorno dopo giorno un aumento del traffico, soprattutto dei pullman.
Chi propone di saltare la fila per i musei sono di solito ragazzi che hanno meno di 30 anni, non di rado stranieri in cerca di un facile guadagno per pochi giorni. E’ infatti difficile vedere la stessa persona nella stessa via per più giorni di seguito. Si tratta di colpire chi gestisce questo commercio, in linea di massima i tour operator attorno a via della Conciliazione. Basterebbe intervenire contro tali soggetti per evitare che la zona di San Pietro diventi un enorme suk a cielo aperto.
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