Tempi duri per gli amanti dei selfie e delle foto ai monumenti romani. Da ieri, infatti, per poter immortalare la Bocca della Verità, sarà necessario pagare due euro, oltretutto limitando la possibilità di scatto a una sola foto per persona. La tariffa era già in vigore da un mese, e richiedeva il pagamento di un euro per ogni scatto. Ora, dopo soli 30 giorni, un aumento del 100%. I soldi verranno impiegati, o almeno questa è la speranza, per restaurare la chiesa. Ma le guide turistiche non concordano sull’opportunità di fissare un costo. Oltretutto, i due euro dovranno essere pagati come biglietto d’ingresso, mentre fino a prima dell’estate il sito era interamente gratuito (foto comprese).
Da un lato, sembra giusto imporre una tariffa per visitare luoghi storici di tale portata, soprattutto se si pensa che in altri paesi europei e del mondo viene richiesto “un obolo” anche per entrare in luoghi che sono decisamente meno intriganti della Bocca della Verità. Dall’altro, rimane difficile comprendere il raddoppio della tariffa dopo solo 30 giorni. Non era il caso di stabilire fin da subito questo prezzo? E non sarà un po’ eccessivo chiedere 50 centesimi per un velo coprispalle e un euro per un kimono (ma chi indosserebbe un kimono? Forse solo un incauto turista che si presenti nudo di fronte alla sacra scultura). Misteri che non trovano una risposta, vera o falsa che sia. (MS)