Buche, Giachetti lancia la task force di quartiere

Il candidato dem,interventi in 48 ore. Siteb, bene ma vigilare sulla qualità

La questione è di quelle che sta particolarmente a cuore ai romani. Si parla ancora una volta delle buche, che ogni giorno costringono scooteristi e automobilisti ad autentiche chicane. Radiocolonna prosegue il viaggio nei programmi elettorali dei candidati al Campidoglio e, dopo Alfio Marchini è il turno del renziano Roberto Giachetti. Che per sanare la piaga delle buche stradali, che ogni anno costa al comune migliaia di euro in cause intentate dai cittadini vittima di danni alle auto e a se stessi, ha lanciato una proposta curiosa, contenuta al punto numero tre del suo programma. Di che si tratta?

Giachetti ha ipotizzato la costituzione di una task force operativa in ogni municipio che, previa segnalazione dai residenti, provveda alla chiusura della voragine entro 48 ore dalla chiamata. In pratica, un pronto intervento in grado di tappare le buche prima che qualcuno si faccia male o danneggi il semiasse, da contattare via sms, telefono oppure whatsapp.

E così, secondo la proposta di Giachetti, il cittadino-automobilista, accortosi del dissesto stradale, segnala il tutto al numero verde che provvede a inviare sul posto la task force di quartiere. Fin qui tutto bene. Resta da capire se l’iniziativa riuscirà davvero a sconfiggere una volta per tutte il fenomeno delle buche stradali, sempre che Giachetti venga eletto.

Il fattore velocità infatti non è necessariamente sinonimo di durata. Troppo spesso infatti rattoppamenti frettolosi e con un bitume di scarsa qualità, risolvono il problema solo per pochi giorni, con le buche che fanno la loro ricomparsa alla prima pioggia. Per capirne di più Radiocolonna ha chiesto il parere di Stefano Ravaioli, ingegnere civile e direttore generale della Siteb, l’associazione nazionale dei produttori di bitume, che pochi mesi fa ha addirittura quantificato il 50 miliardi la spesa necessaria per rattoppare le buche di tutta Italia. La Siteb vede tuttavia di buon occhio la proposta di Giachetti, già stroncata però dalla candidata grillina Virginia Raggi.

“Mi pare positivo prevedere un pronto intervento per chiudere le buche e ripristinare l’asfalto”, spiega Ravaioli, precisando come gli interventi si potrebbero fare “anche entro 24 ore e con una sola task”. L’ingegnere però chiarisce l’aspetto più importante, la qualità anzichè il tempo. “Su questo punto infatti occorre un cambio di registro. Bisogna che qualcuno controlli come vengono fatti i lavori e il materiale che viene usato. Servirebbe una specie di capozona per ogni quartiere, che controlli chi rattoppa cosa e come e che materiale usa e se fa la gettata a caldo o a freddo. Solo così la task force può davvero funzionare”. (Gianluca Zapponini)

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