Per rimettere in sesto la rete stradale della Capitale occorre investire almeno 250 milioni per cinque anni, dopo servono 100 milioni all’anno per la manutenzione ordinaria. Queste le uniche alternative alla toppa e alla rete arancione che ormai non risparmia alcuna strada.
In una lettera al Corriere della Sera, Edoardo Bianchi, presidente dei costruttori romani, Acer, sulla base delle competenze del settore che guida, indica come affrontare l’emergenza della circolazione a Roma. Oltre all’investimento, secondo Bianchi, è necessario rivedere anche i sistemi di aggiudicazione delle gare. ‘’ Abbiamo sempre combattuto – scrive – la Procedura negoziata perché non garantisce la trasparenza , serve che l’Anac ne detti le regole.’’
Il presidente dell’Acer ricorda poi che da più di tre anni è atteso il nuovo bando per la manutenzione stradale con la divisione tra chi esegue i lavori e chi controlla e sorveglia. Infine Bianchi denuncia l’irrituale sistema di continue proroghe ai contratti in essere che sottraggono risorse alla libera concorrenza e l’inadeguatezza totale nel campo degli interventi per il Giubileo.