Bus turistici, sindacati: domani stop servizi e sit in

Operatori protestano contro la bozza del nuovo 'piano pullman' messa a punto dalla Giunta capitolina guidata da Virginia Raggi.

Servizi sospesi, prenotazioni bloccate e/o revocate, pullman fermi. Per un’intera giornata, venerdì 15 settembre, il turismo a Roma si fermerà a causa dello sciopero degli operatori della filiera che protestano contro la bozza del nuovo ‘piano pullman’ messa a punto dalla Giunta capitolina guidata da Virginia Raggi.

Contestualmente alla protesta, organizzata dal sindacato Emet Bus e a cui ha annunciato adesione Fiavet Lazio a cui parteciperanno sia gli operatori sia i dipendenti del settore, questi ultimi guidati in piazza dal sindacato Sul-Ct. Il provvedimento allo studio del Campidoglio, infatti, prevede l’aumento di 14 volte delle tariffe relative all’ingresso alla Ztl Centro Storico (da 3.200 a 36.000 euro l’anno) per tutti i pullman turistici a noleggio, compresi i veicoli di ultima generazione Euro 6, oltre alla creazione di una non meglio precisata Ztl C ‘invalicabile’.

“Il timore, concreto, è che l’applicazione di tali tariffe diventino insostenibili per la maggioranza degli operatori e, dovendo necessariamente essere scaricate sulle già tartassate tasche dei turisti, possano mettere a rischio l’intero settore, già messo a dura prova dal pessimo livello dei servizi pubblici della Capitale”. Così in una nota Emet Bus.

“L’amministrazione capitolina – spiega Andrea Genovese, segretario nazionale Emet Bus – ha già disatteso le due semplici richieste che avevamo avanzato, propedeutiche all’apertura del dialogo sul provvedimento: la proroga al 2019 del regolamento attualmente in vigore e la convocazione del tavolo promesso dall’assessore al Commercio, Adriano Meloni e dalla presidente della Commissione, Carola Penna. Di fronte a queste promesse non rispettate, non possiamo non far sentire il nostro disappunto”.

“Il progetto dell’amministrazione – aggiunge Renzo Coppini, segretario Sul-Ct – causerà sicure perdite di posti di lavoro tra gli autisti, le guide turistiche e tutto l’indotto. La concorrenza già spietata con bus romeni, bulgari e ungheresi ammazzerà le società italiane in regola e tutti gli hotel dentro la fascia ztl, con meno di 50 camere, saranno costretti a chiudere”.

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