Calenda: Tavolo il 4 ottobre per rilancio di Roma

Il ministro dello Sviluppo economico invia lettera al sindaco Raggi e al presidente Zingaretti: effettuare una ricognizione ed allineamento degli strumenti esistenti e dei relativi driver di sviluppo identificati dalle istituzioni locali

La prima convocazione del tavolo per il rilancio di Roma, voluto dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, è stata fissata per il prossimo quattro ottobre. Lo scrive il Messaggero.

Ieri è partita la lettera con gli inviti, indirizzata alla sindaca di Roma Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a quello della Cisl, Annamaria Furlan, al segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, oltre che al presidente dell’Unione degli industriali di Roma, Filippo Tortoriello, e ai rappresentanti di Confcommercio e Con fartigianato.

L’obiettivo del primo incontro, come si legge nel testo della lettera, «sarà quello di effettuare una ricognizione ed allineamento degli strumenti esistenti e dei relativi driver di sviluppo identificati dalle istituzioni locali». Quello che Calenda chiede a tutti, ma in particolar modo alla sindaca Raggi e al presidente Zingaretti, è di dire quale assetto economico intendono dare alla Capitale nel prossimo futuro e quali sono gli strumenti e le risorse di cui già dispongono.

Per far capire che il tavolo non vuole essere di carattere “politico”, ma concreto, il primo punto dell’ordine del giorno della riunione, scrive Il Messaggero, prevede la ricognizione dello stato di avanzamento dei piani di sviluppo già avviati, tra i quali «Fabbrica Roma» e il «Piano della Regione Lazio».

Fabbrica Roma è l’iniziativa lanciata dal Comune insieme ai sindacati per fronteggiare le crisi industriali, come quella di Alitalia e di Almaviva, solo per citare le più importanti, ed evitare la fuga di imprese della capitale, come accaduto nei casi della delocalizzazione del centro di produzione di Sky.

Il secondo punto all’ordine del giorno, riguarda invece la raccolta delle proposte delle parti sociali, quindi dei sindacati, della confindustria romana e dei commercianti. Di queste proposte, di quelle del Comune, della Regione e dello stesso ministero, spiega il terzo punto all’ordine del giorno della convocazione del tavolo, ne dovrà essere fatta una sintesi per arrivare a sviluppare delle linee guida e delle proposte concrete per «il lancio di un piano industriale per Roma».

L’ambizione del ministero è far sì non soltanto che il tavolo produca risultati concreti, ma li produca anche in tempi brevi. Dunque dalla riunione del quattro ottobre, si dovrebbe uscire con la definizione dei «prossimi passi operativi» da compiere a breve e il «relativo cronoprogramma stringente delle attività individuate».

 

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