Caos Atac, Marino chiede scusa: via cda, apriamo a privati

Il primo cittadino annuncia ricapitalizzazione società e dimissioni Improta

Ci mette la faccia il sindaco Marino. Sul disastro del trasporto locale il primo cittadino chiede scusa ai romani e ai turisti per i disagi infiniti di questo periodo annunciando l’apertura di Atac ad un partner privato; una rivoluzione ai vertici dell’azienda del trasporto pubblico capitolino; la ricapitalizzazione della società per 200 milioni di euro e la formalizzazione delle dimissioni dell’assessore alla Mobilità Guido Improta. “Mi scuso con i cittadini e le persone che sono a Roma per i disagi inaccettabili nel nostro trasporto locale”, sottolinea il sindaco durante una conferenza stampa in Campidoglio. “Insieme a Zingaretti abbiamo deciso che da oggi Comune-Regione-Atac si impegneranno a cercare un partner industriale mantenendo la maggioranza pubblica dell’azienda. Abbiamo dato mandato all’azienda di scrivere un piano industriale vero e forte per indire la gara. In questo modo anticipiamo l’avvio di un processo nazionale che impone di non gestire più il servizio in house a partire dal 2019”, spiega precisando che l’unica alternativa era “chiudere Atac, portare i libri in tribunale e chiudere l’azienda mettendo a rischio lavoratori e servizio. Sarebbe stata la soluzione più facile ma penso che così possiamo farcela senza arrivare a una situazione così drammatica”. Poi ancora sulla ‘rivoluzione’ da mettere in atto precisa: “Chiedo a Improta di formalizzare le dimissioni” e “ho deciso di cambiare il cda di Atac dando mandato al presidente Micheli di rinnovare profondamente management aziendale allontanando tutti i dirigenti responsabili causa di inefficienze”. “Questa nostra sfida e’ fatta per migliorare il servizio, salvare l’azienda e salvaguardare l’occupazione. Altre strade sarebbero state rovinose da ciascuno di questi punti di vista”, continua Marino. “Abbiamo scelto di procedere alla vera rivoluzione del trasporto nella nostra città che può essere da esempio nel nostro Paese. Ma richiede uno sforzo straordinario da parte di tutti. Per questo rivolgo un appello a tutti: ai dipendenti di Atac, ai sindacati con i quali ho già fissato un incontro per i prossimi giorni, perchè ci sia piena collaborazione abbandonando vecchi schemi e preoccupazioni del passato”, spiega lanciando un appello ai cittadini che hanno mille ragioni per protestare: “Stiamo impostando oggi un cambiamento non facile e il percorso probabilmente non sara’ cosi’ immediato come vorremmo. Non dico ‘Abbiate pazienza’, dico ‘Facciamo uno sforzo epocale insieme'”. “Io e il presidente Zingaretti abbiamo appuntamento entro 10 giorni da oggi per comunicare le modalita’ di questa operazione. Per questo la mia e’ una comunicazione senza domande, avrete tempo di farle in quella occasione e noi vi daremo tutte le risposte”, conclude. (gc)

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