C'è voglia di Borsa per le aziende romane

Oltre 20 aziende puntano alla quotazione a Piazza Affari (Repubblica)

Voglia di Borsa: oltre venti aziende laziali puntano alla quotazione a Piazza Affari. Da Poste Italiane, che ha la sede centrale all’Eur, al Gambero Rosso, da Sorgente all’energetica Gala, per le società romane c’è voglia di crescità. Come si legge in un articolo scritto da Eugenio Occorsio su Repubblica Roma, giovedì Unindustria dedicherà una giornata di approfondimento ai vantaggi e modalità della quotazione, con particolare attenzione al segmento Aim di Piazza Affari, dedicato alle Pmi. “E di piccole e medie è pieno l’elenco delle società laziali che stanno per accedere al mercato: ben tre del settore cinematografico (Lucisano, Leone e Notorius ), tre di finanza e assicurazioni (Valore Italia, Methorios e Net Insurance), e ancora Visibilia (servizi editoriali). Soft Strategy (consulenza), l’Internet provider McLink, la Imvest specializzata nel real estate, la Elettra Investimenti di Latina e la Enertronica di Frosinone che lavorano nell’efficienza energetica, e altre ancora”, spiega Occorsio sul quotidiano. “Si va in Borsa per disporre delle risorse per nuovi investimenti”, ha spiegato Valter Mainetti, patron di Sorgente, nel roadshow dell’altro giorno. A essere quotata sarà Sorgente Res, che avrà lo status di “Siiq”, Società d’investimento immobiliare quotata. Il percorso di crescita del gruppo si spiega con il fatto che Roma, insieme con Milano, presenta ancora ottime potenzialità di crescita nel settore immobiliare (nel 2014 le due città hanno raccolto il 38% degli investimenti soprattutto da parte di operatori esteri ). “Il nostro target – dice Mainetti – rappresentato da immobili dai 20 ai 100 milioni di euro. Una scelta che non ci mette in concorrenza con operatori come i fondi sovrani che guardano a immobili dai 150 milioni in su”. Un altro gruppo, la Gala, il quarto operatore italiano del mercato libero dell’energia, si prepara invece al grande salto: già quotata sul segmento Aim dall’anno scorso ha in programma di passare all’Mta, il mercato maggiore, utilizzando come “veicolo” la Ems, una società già quotata, sottolinea il quotidiano. “L’esperienza all’Ami – riflette l’amministratore delegato dell’azienda Filippo Tortoriello – è senz’altro positiva perché permette all’imprenditore di acquisire una mentalità e una cultura più moderna, più trasparente, più aperta. Di fare un salto di qualità insomma, e un adeguamento ai tempi”. (gc)

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